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Mattarella avverte l’Europa, il messaggio per il 4 Novembre: “Svegliamoci, serve un esercito comune subito”

Pubblicato: 04/11/2025 13:54

Il presidente Sergio Mattarella lancia un nuovo appello per la sicurezza dell’Europa e il rafforzamento della difesa comune. Il capo dello Stato, nel suo messaggio in occasione del 4 Novembre, ha espresso forte preoccupazione per il «sanguinoso conflitto» scatenato dalla Russia contro l’Ucraina, sottolineando che la guerra potrebbe estendersi oltre i confini del Paese invaso, con gravi rischi per l’intero continente.

Mattarella: “Serve una forza europea comune”

Il presidente della Repubblica invita l’Unione Europea a compiere un passo decisivo verso la costruzione di un vero esercito comune europeo, capace di agire in stretta cooperazione con la Nato. «È sempre più urgente – afferma Mattarella – la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza Atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e per l’Europa». Per il capo dello Stato, la situazione internazionale richiede «grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare». Un monito che Mattarella lancia da tempo, ricordando che l’Europa è in ritardo nella costruzione di una politica di difesa realmente integrata.

Già lo scorso maggio, durante un intervento a Coimbra insieme all’ex premier Mario Draghi, il presidente aveva esortato i Ventisette a lavorare uniti «per un’Europa più competitiva, tecnologicamente più avanzata e quindi più sicura». Una settimana più tardi, a Bruxelles, aveva ribadito lo stesso concetto davanti ai vertici comunitari: «Gli Stati membri non hanno saputo convergere su scelte condivise per rafforzare la capacità di difesa comune».

Il ringraziamento alle Forze Armate

Nel messaggio rivolto al ministro della Difesa Guido Crosetto, Mattarella ha voluto esprimere la sua gratitudine alle Forze Armate italiane, definendole «preziose per la storia e per l’affermazione del ruolo internazionale del nostro Paese». Ha ricordato come i militari, in 150 anni di storia nazionale, abbiano rappresentato un punto di riferimento nelle fasi più difficili e nei teatri di crisi internazionale. Oggi, ha sottolineato il presidente, il loro impegno è ancora più importante «davanti ai nuovi conflitti che si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo, interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra».

Il messaggio si chiude con parole di riconoscenza e rispetto: «Va il grazie mio personale e di tutti gli italiani ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri, ai finanzieri e al personale civile della Difesa». E infine, un pensiero commosso ai caduti, «che hanno sacrificato la loro vita per l’Italia». Mattarella invita le nuove generazioni a raccogliere quell’eredità: «Siano consapevoli della necessità di impegno a difesa dei valori della nostra Costituzione».

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