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Pensavano polmonite ma sbagliano diagnosi, la morte atroce a 15 anni: quali sintomi hanno ingannato

Pubblicato: 04/11/2025 11:41

Nel cuore dell’estate, un incubo si è materializzato per una famiglia, segnato da una sequenza di eventi che hanno portato a una tragica e prematura scomparsa. Una giovane vita, quella di un’adolescente di soli 15 anni, si è spenta a causa di un destino che, secondo gli esiti di un procedimento giudiziario, avrebbe potuto e dovuto essere evitato. Tutto è iniziato con sintomi comuni, inizialmente attribuiti a una semplice patologia polmonare. Quella che sembrava una cura routinaria con un antibiotico, si è rivelata l’inizio di un drammatico errore diagnostico che ha nascosto una patologia ben più letale: un tumore del sangue.

Di fronte al peggioramento delle condizioni, la madre, mossa da crescente preoccupazione, ha cercato aiuto presso una struttura medica. Lì, sintomi più chiari e visibili, come l’ingrossamento anomalo del seno e la dilatazione delle vene sul corpo, sono stati inspiegabilmente liquidati come una reazione avversa a un farmaco, o addirittura paragonati a conseguenze dell’uso di steroidi anabolizzanti. L’adolescente è stata dimessa senza ulteriori accertamenti, ma le sue condizioni sono precipitate in pochi giorni, culminando in un arresto cardiaco. Il risultato finale di questa presunta catena di negligenze è stato un doloroso lutto e un maxi-risarcimento di 25 milioni di dollari riconosciuto alla famiglia.

La storia di Jasmine Vincent e la diagnosi errata

La storia è quella di Jasmine “Jazzy” Vincent, una ragazza di soli 15 anni, la cui morte è un drammatico esempio di presunta negligenza medica che ha avuto un esito fatale. Era il 14 luglio del 2021 quando l’adolescente aveva iniziato ad accusare i sintomi banali, come una forte tosse e mancanza di respiro, spingendo il suo medico di base a diagnosticare una polmonite e prescrivere una cura antibiotica.

Tuttavia, il decorso della malattia si sarebbe rivelato ben più grave. Quando, il 26 luglio, la madre, Lyndsey Sutherland, la portò al Mid Coast Medical Group, Jazzy presentava sintomi allarmanti, tra cui un seno ingrossato di colore diverso e la presenza di vene dilatate sul petto e sul collo. Nonostante questi segnali, un dottore del centro medico diagnosticò erroneamente una condizione tipica degli uomini che usano “steroidi anabolizzanti“, liquidando i sintomi come una reazione al farmaco. Jazzy fu dimessa senza cure o ulteriori accertamenti.

Il peggioramento e la terribile scoperta

Cinque giorni dopo la visita al centro medico, il quadro clinico della ragazza era rapidamente precipitato. La madre la portò d’urgenza al pronto soccorso, dove gli esami diagnostici rivelarono la vera emergenza: un significativo accumulo di liquido nel torace. A quel punto, si rese necessario il trasferimento immediato al Maine Medical Center con ricovero in terapia intensiva pediatrica. Nonostante gli sforzi, Jazzy andò in arresto cardiaco poco dopo, morendo il 1° agosto 2021, a sole due settimane di distanza dal suo sedicesimo compleanno. Fu in seguito accertato che l’accumulo di liquidi era in realtà il sintomo della leucemia linfoblastica acuta (LLA), un tipo di tumore del sangue e del midollo osseo, malattia che all’epoca era considerata altamente curabile.

La battaglia legale e il maxi-risarcimento

A seguito della tragica morte della figlia, la madre, Lyndsey Sutherland, ha avviato una battaglia legale contro il Mid Coast Medical Group, accusandolo formalmente di negligenza per la morte della figlia. L’avvocato della famiglia, Meryl Poulin, ha sostenuto che la malattia di Jazzy era curabile e che la ragazza avrebbe potuto ricevere un trattamento salvavita se fosse stata adeguatamente valutata. La denuncia definiva la morte della giovane come “insensata e completamente evitabile“. Nonostante il centro medico abbia tentato una difesa, sostenendo che il personale non dovrebbe essere “penalizzato per ogni errore”, una giuria si è espressa a favore della famiglia della ragazza Giovedì 30 ottobre. La giuria ha concesso un maxi-risarcimento di 25 milioni di dollari: 10 milioni di dollari per la morte ingiusta della figlia e 15 milioni di dollari per il dolore e la sofferenza. L’avvocato della famiglia ha espresso la speranza che questo verdetto possa portare un po’ di pace e conclusione per la tragica perdita di questa bellissima e innocente ragazza.

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Ultimo Aggiornamento: 04/11/2025 11:42

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