Vai al contenuto

“Perché è venuto giù tutto”. Fori imperiali, l’ipotesi spaventosa. Può succedere ancora

Pubblicato: 04/11/2025 10:25
Crollo Fori Imperiali

Roma si è svegliata sconvolta, come dopo un brutto sogno che però è reale. Nel cuore della capitale, la Torre dei Conti è crollata improvvisamente, portando con sé la vita di un operaio e ferendone gravemente un altro. Un dramma che riapre il dibattito sulla sicurezza dei cantieri e sulla tutela dei nostri beni storici, proprio in un luogo simbolo della città eterna. L’edificio, per il cui restauro erano stati stanziati quasi 7 milioni di euro del Pnrr, oggi è solo un ammasso di detriti e dolore.

La Procura di Roma ha avviato un’indagine per omicidio colposo e disastro colposo. L’area è stata posta sotto sequestro, mentre gli inquirenti hanno disposto l’autopsia sulla vittima e una consulenza tecnica per capire le cause del cedimento. Gli esperti dovranno stabilire se si sia trattato di un tragico incidente o del risultato di errori nella gestione del cantiere e nella valutazione della stabilità della torre.

Un patrimonio fragile nel cuore della capitale

Le prime ipotesi puntano su una fragilità strutturale già nota. La Torre dei Conti, costruita nel XIII secolo, mostrava da tempo chiari segni di degrado: crepe, infiltrazioni d’acqua e danni alla muratura. “Gravi problemi sul paramento murario esterno dell’edificio. Questi problemi includono una diffusa disgregazione degli elementi costruttivi, che ha permesso la crescita di vegetazione spontanea”, si legge nella scheda tecnica del progetto. Le radici, insinuandosi nelle fessure, avevano ulteriormente indebolito la struttura.

Crollo della Torre dei Conti ai Fori Imperiali

Il documento elencava altre criticità: “Il crollo di alcuni controsoffitti moderni, danni agli infissi di finestre e porte e danni alle pitture decorative in alcune zone, come le rampe delle scale e alcuni ambienti. Al piano superiore della torre, due stanze nell’angolo nord occidentale hanno subito infiltrazioni d’acqua, causate dal distacco della guaina protettiva del pavimento”. I segnali c’erano, ma nessuno poteva immaginare un crollo così improvviso e devastante.

Il possibile legame con il sisma e la città ferita

Tra le ipotesi al vaglio degli esperti c’è anche un possibile collegamento con il terremoto di magnitudo 3.3 che aveva scosso Roma e i Castelli Romani la sera precedente. Le vibrazioni potrebbero aver compromesso ulteriormente l’equilibrio della struttura, provocando il cedimento improvviso. Saranno le analisi ingegneristiche e i rilievi statici a chiarire se il sisma abbia avuto un ruolo determinante o se la torre fosse ormai troppo fragile per resistere.

Area dei Fori Imperiali dopo il crollo

Il crollo ha avuto conseguenze anche sulla vita della città. Il Ministero della Difesa ha infatti annullato il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori previsto per la cerimonia al Milite Ignoto, all’Altare della Patria. Una scelta dettata dalla necessità di garantire la sicurezza e di rispettare un momento di lutto che riguarda tutta Roma.

Una ferita per Roma e per la memoria collettiva

La Torre dei Conti avrebbe dovuto rinascere grazie ai fondi del Pnrr, ma oggi resta il simbolo di una perdita profonda. Non solo per il patrimonio artistico della capitale, ma anche per la fiducia nei progetti che dovrebbero tutelare la nostra storia. Roma, ancora una volta, si trova a fare i conti con la sua fragilità — quella di una città che vive sospesa tra la gloria del passato e le crepe del presente.

Crollo ai Fori Imperiali, veduta generale della zona colpita

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure