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Terremoto, la scossa fortissima: ci sono morti e danni enormi

Pubblicato: 04/11/2025 10:50

Un nuovo disastro naturale ha colpito una delle aree più fragili del pianeta, sconvolgendo intere comunità e lasciando dietro di sé distruzione e dolore. In una notte di terrore, la terra ha tremato con una forza impressionante, trasformando abitazioni e villaggi in cumuli di macerie. Le autorità locali e le squadre di soccorso stanno lavorando senza sosta per estrarre i superstiti e fornire assistenza ai feriti, mentre il numero delle vittime continua purtroppo ad aumentare.

Le immagini diffuse mostrano edifici rasi al suolo, famiglie in fuga e centinaia di persone accampate all’aperto in attesa di aiuti. La scossa, avvertita anche a grande distanza, ha riacceso il timore di nuovi crolli e di possibili repliche. L’emergenza umanitaria si aggiunge a una situazione già difficile per la popolazione locale, costretta a fare i conti con l’instabilità politica e la scarsità di risorse.

Terremoto devastante nel nord dell’Afghanistan

Nella notte tra lunedì e martedì, un terremoto di magnitudo 6.3 ha colpito il nord dell’Afghanistan, nei pressi di Mazar-e-Sharif, una delle principali città del Paese. La scossa, registrata intorno all’1:30 ora italiana, ha provocato il crollo di numerosi edifici e un bilancio provvisorio di almeno 20 morti e oltre 320 feriti. Secondo quanto riferito da Sharafat Zaman Amar, portavoce del Ministero della Salute del governo talebano, «il numero delle vittime è destinato a salire nelle prossime ore, poiché molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie».

Le autorità locali hanno riferito che interi villaggi sono stati danneggiati, con case di fango e mattoni crollate in pochi secondi. «Abbiamo perso tutto, la terra ha tremato così forte che non riuscivamo nemmeno a stare in piedi», ha raccontato un residente, scampato per miracolo al crollo della propria abitazione.

Soccorsi e paura di nuove scosse

Le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente tra le rovine per salvare chi è rimasto intrappolato. Gli ospedali della zona sono ormai al limite della capienza e molti feriti vengono curati all’aperto. La popolazione, in preda al panico, ha trascorso la notte fuori dalle abitazioni per paura di nuove scosse.

Il governo afghano ha dichiarato lo stato di emergenza, chiedendo aiuti internazionali per affrontare la catastrofe. Gli esperti sismologi hanno spiegato che l’epicentro del terremoto si trovava a poca profondità, un fattore che ne ha amplificato la violenza.

Una tragedia che riapre vecchie ferite

L’Afghanistan è una delle aree più sismiche dell’Asia centrale e negli ultimi anni è stato colpito da diversi terremoti devastanti. La tragedia di Mazar-e-Sharif riporta alla memoria altri eventi simili che hanno causato migliaia di vittime. Mentre continuano le ricerche, cresce l’appello per un sostegno immediato: in un Paese già provato da crisi economiche e umanitarie, ogni aiuto può fare la differenza.

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