Vai al contenuto

Tumore al colon-retto, l’esperto spiega i sintomi da riconoscere e l’importanza della prevenzione

Pubblicato: 04/11/2025 21:39

È un’intervista densa di esperienza e di umanità quella che il professor Ermanno Leo, chirurgo oncologo di fama internazionale e Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica, ha rilasciato al quotidiano Libero. Da oltre quarant’anni, Leo dedica la sua carriera allo studio e alla cura del tumore al colon-retto, una patologia su cui ha portato una vera rivoluzione chirurgica: è stato infatti il primo al mondo a sviluppare una tecnica conservativa e curativa oggi adottata in molti centri specializzati. Per anni ha diretto la Struttura Complessa di Chirurgia Colon-rettale dell’Istituto dei Tumori di Milano, creando un reparto d’eccellenza con una delle casistiche più ampie al mondo.

Il punto di partenza è un dato che fa riflettere: i tumori del colon-retto rappresentano attualmente la terza neoplasia più diffusa tra gli uomini e la seconda tra le donne. Solo nel 2023, si stima abbiano colpito 26.800 uomini e 23.700 donne. Secondo il report “I numeri del cancro in Italia 2022”, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 65% negli uomini e del 66% nelle donne, percentuali che aumentano fino al 77% e al 79% se si considera la probabilità di vivere altri quattro anni dopo il primo dalla diagnosi.

Tumore al colon-retto, i segnali da non ignorare

A livello globale, i dati GLOBOCAN 2023 indicano che il tumore del colon-retto rappresenta il 9,6% di tutti i tumori diagnosticati, posizionandosi subito dopo il cancro al seno e quello al polmone. Il professor Leo lo definisce un tumore subdolo, difficile da riconoscere nelle fasi iniziali perché spesso non presenta sintomi evidenti. “All’inizio della malattia – racconta – il paziente può notare delle tracce di sangue nelle feci o un cambiamento nella mobilità intestinale, ma in molti casi può non accusare disturbi particolari”.

Medico parla dei sintomi del tumore al colon-retto

Per questo motivo, il medico sottolinea l’importanza della prevenzione: “Raccogliere l’anamnesi e indagare sulla storia familiare è un passo essenziale, poiché nel 15-20% dei casi esiste una familiarità per tumore colorettale. Gli screening, come la ricerca del sangue occulto nelle feci, la rettoscopia e la colonscopia, sono strumenti indispensabili per diagnosticare la malattia in fase precoce”.

Strumenti per la colonscopia e diagnosi precoce del tumore al colon-retto

Alimentazione e fattori di rischio: cosa dice l’esperto

Il discorso si sposta poi sull’alimentazione, spesso ritenuta una delle cause principali dei tumori intestinali. Ma su questo punto il professor Leo è chiaro: “Certamente usare cibo meno lavorato aiuta, ma dire che esiste un cibo canceroso o dannoso per l’intestino mi rifiuto di dirlo. Basta pensare che le prime tracce di tumore sono state ritrovate nelle ossa delle mummie egizie, due milioni di anni fa”.

Dieta equilibrata e prevenzione del tumore al colon-retto

Il chirurgo aggiunge: “Io mi occupo di diagnosi e cura, e se davvero ci fosse un alimento o una sostanza comprovata come cancerogena, dovrebbe essere tolta dal commercio. Ad oggi non si sa con certezza cosa scateni una patologia tumorale: basti pensare ai tanti bambini ricoverati nei reparti di oncologia pediatrica. È evidente che, in molti casi, entrano in gioco fattori genetici”.

Reparto ospedaliero dedicato alla cura dei tumori intestinali

Prevenzione e diagnosi precoce, le armi più efficaci

Infine, l’oncologo ribadisce un messaggio chiaro: la prevenzione resta la chiave, soprattutto tra i più giovani. “Oggi è indispensabile investire sulla diagnosi precoce e sull’educazione alla salute – conclude – perché se la malattia viene scoperta in tempo, le possibilità di guarigione sono molto elevate”.

Un invito alla consapevolezza e alla responsabilità, quello del professor Leo, che da decenni ricorda come la conoscenza e la tempestività possano davvero salvare la vita.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure