
In un ulteriore inasprimento delle tensioni geopolitiche, il Presidente russo Vladimir Putin ha impartito una direttiva cruciale che riaccende il dibattito sui test nucleari. Durante una recente riunione del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Putin ha dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di “raccogliere informazioni” sull’eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Stati Uniti.
La direttiva del Cremlino
Il Cremlino ha specificato che il mandato non si limita alla semplice raccolta di dati. Putin ha chiesto di “presentare proposte concordate sull’eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari” da parte della Russia. Tale preparazione, tuttavia, è stata posta in una chiara condizione di reciprocità: l’avvio di questi lavori dovrà avvenire solo se gli USA dovessero decidere di avviarli per primi. Questo approccio è un segnale evidente di come Mosca stia adottando una strategia di risposta e deterrenza nel contesto del confronto con gli Stati Uniti.
Il mandato riflette la crescente preoccupazione russa riguardo alle potenziali mosse strategiche di Washington in campo nucleare e mira a garantire che la Russia sia pronta ad agire con altrettanta rapidità e capacità.

