
La crisi del Grande Fratello è ormai un fatto conclamato. Il reality di Canale 5, un tempo simbolo della rivoluzione televisiva italiana, ha toccato giovedì scorso il suo minimo storico di ascolti, fermandosi a un misero 13,1% di share. Numeri che spingono a chiedersi se non sia arrivato il momento di fermarsi e ripensare completamente il format.
A guidare la versione attuale del programma è Simona Ventura, chiamata a rilanciare un prodotto in affanno ma costretta, di fatto, a “traghettare” il pubblico verso quella che molti commentatori hanno definito “l’Ade del tedio televisivo”. Da “Grande Fratello” a “Grande Flop”, il passo sembra ormai compiuto.

Quando debuttò venticinque anni fa, il Grande Fratello fu una rivoluzione mediatica: per la prima volta, un gruppo di sconosciuti veniva rinchiuso sotto l’occhio di telecamere sempre accese, senza contatti con il mondo esterno. Era la celebrazione della gente comune, della spontaneità, del principio “uno vale uno” ante litteram. Ma quella forza innovativa oggi si è spenta.
Gli ascolti parlano chiaro: la puntata di lunedì ha raccolto meno di 1,9 milioni di spettatori, pari al 14,7% di share, confermando il crollo iniziato già dopo il debutto, quando il programma aveva toccato i 2,8 milioni grazie all’effetto curiosità. Il raddoppio settimanale non ha funzionato: la puntata del giovedì è stata sospesa dopo aver registrato lo share più basso della storia del reality.
Il confronto con il passato è impietoso. Nel nuovo scenario dominato dai social network, la gente non ha più bisogno del “grande occhio” per curiosare nella vita degli altri: la realtà esibita è ormai quotidiana, accessibile e gratuita. Tutti condividono tutto, in diretta, e il format originario appare datato e prevedibile. Anche le versioni con i vip non hanno saputo invertire la rotta.

Nonostante l’impegno e l’energia di Simona Ventura, il reality di Mediaset sembra aver perso definitivamente la capacità di emozionare. L’entusiasmo del “crederci sempre, arrendersi mai” non basta più. La formula è stanca, i concorrenti anonimi, le dinamiche ripetitive. Anche la versione “Vip”, condotta da Alfonso Signorini, ha faticato a superare il 17% di share nelle ultime edizioni.
Molti analisti televisivi sostengono che per Mediaset sia arrivato il momento di mettere in pausa il format e pensare a nuove idee. È già accaduto con altri programmi storici, come Striscia la Notizia, e il recente successo del ritorno de La Ruota della Fortuna dimostra che il pubblico è pronto a rispondere positivamente a scelte di rinnovamento.
Senza idee nuove, senza autori capaci di reinventare la narrazione, il programma si è trasformato in una soap opera in diretta, con trame prevedibili e interpretazioni discutibili. Quello che un tempo era un esperimento sociale oggi appare un esercizio di monotonia. “Grande Fratello”, così com’è, è solo il nome di un successo passato.
Lontana dai fasti di un tempo, Simona Ventura si è trovata a guidare un cast debole, un format logoro e un pubblico sempre più distratto. Il Grande Fratello 2025 sembra destinato a restare negli annali della televisione italiana non per i suoi record, ma per il suo crollo definitivo. Dopo un quarto di secolo, forse il momento di dire addio è davvero arrivato.


