In un’intervista a la Repubblica, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha chiarito che Giorgia Meloni “non pensa al Quirinale” e punta invece a un secondo mandato da premier. “Il suo obiettivo è governare, non cambiare palazzo”, ha detto, chiudendo ogni speculazione su un’eventuale corsa al Colle.
La Russa ha confermato che il governo è determinato a portare avanti il progetto del premierato, ma solo se “ci sarà la volontà politica necessaria”. In caso contrario, ha spiegato, “si dovrà mettere mano alla legge elettorale, perché la stabilità istituzionale non può restare appesa”.
Sui rapporti interni alla coalizione di centrodestra, il presidente del Senato ha sottolineato la “solidità e coesione” dell’alleanza. “Le differenze esistono, ma il cammino resta comune”, ha assicurato, lodando il lavoro svolto dalla Meloni in questi primi anni di governo.
Non sono mancati i riferimenti alle recenti polemiche sui cori fascisti intonati da alcuni sostenitori. La Russa ha liquidato la questione definendola “folklore, non politica”. “Chi canta lo fa per entusiasmo, non per ideologia”, ha detto, minimizzando la portata del caso che ha infiammato il dibattito pubblico.
Il presidente del Senato ha poi respinto le accuse di revisionismo: “Non esiste alcun ritorno al passato. Chi ci descrive come nostalgici ignora la realtà di un’Italia moderna e pienamente democratica”. Parole che mirano a disinnescare le critiche arrivate dall’opposizione e da ambienti internazionali.
Parlando del ruolo istituzionale, La Russa ha ricordato che “il Parlamento resta il centro della democrazia” e che la riforma del premierato non deve intendersi come un accentramento di poteri. “Si tratta di dare più forza alla volontà popolare, non di indebolire i contrappesi”, ha spiegato.
Sulle prospettive future, ha ribadito che la Meloni “vuole completare il lavoro iniziato, non anticipare il dopo”. Una frase che conferma l’intenzione del governo di proseguire senza scosse fino al termine della legislatura. “Abbiamo promesse da mantenere e risultati da consolidare”, ha aggiunto.
La Russa ha anche voluto rimarcare il suo rapporto personale con la premier: “Ci lega un rispetto politico profondo. Condividiamo l’idea di uno Stato più forte, più efficiente e più vicino ai cittadini”. Un messaggio di lealtà che rafforza la linea del governo verso la stabilità.
Infine, ha chiuso l’intervista con una nota di ottimismo: “Non vedo crisi all’orizzonte. L’Italia ha bisogno di concretezza, non di polemiche”. Un segnale chiaro alla maggioranza e all’opposizione, ma anche un messaggio all’elettorato: il governo Meloni vuole continuare a guidare il Paese con fermezza e visione.