Vai al contenuto

Spettacolo in lutto, se ne va una leggenda: “Ha scritto un pezzo di storia in Italia”

Pubblicato: 05/11/2025 14:45

L’eco di una musica lontana sembra essersi affievolita, lasciando un vuoto nel grande anfiteatro di pietra, dove un tempo risuonarono note eterne. Il mondo dell’arte e della settima arte piange oggi la perdita di un visionario, l’uomo che, armato solo di una macchina da presa, seppe cogliere la magia irripetibile di un’epoca.

La sua opera, un ponte tra l’antico e il contemporaneo, non ha solo immortalato una delle band più influenti della storia, ma ha fuso la potenza del rock con la maestosità delle rovine, creando un documento che va oltre il semplice film, diventando un simbolo di immortalità artistica. Il suo ricordo resta indelebile, come le colonne silenziose che fecero da sfondo alla sua creazione più celebre.

È morto Adrian Maben

Il mondo della musica e del cinema piange la scomparsa di Adrian Maben, il regista scozzese che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura contemporanea grazie alla sua opera più celebre: il documentario Pink Floyd: Live at Pompeii. La notizia della morte del regista è stata confermata e comunicata dal Parco Archeologico di Pompei stesso attraverso i propri canali social e una nota stampa.

Adrian Maben sarà per sempre ricordato come l’uomo dietro la macchina da presa di Pink Floyd: Live at Pompeii, un film-concerto che è entrato di diritto nella Storia della musica e del cinema. Il documentario, realizzato nel 1972, riprese la leggendaria band britannica – composta all’epoca da Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright – mentre si esibiva in un set senza pubblico nell’atmosfera maestosa e suggestiva dell’Anfiteatro di Pompei, uno dei siti archeologici più visitati e importanti del mondo.

Le riprese principali furono effettuate in quattro giorni, nell’ottobre del 1971, a cui si aggiunsero successivamente altre sequenze girate in uno studio parigino. La pubblicazione ufficiale del documentario avvenne nel 1974 e, a conferma della sua importanza, proprio quest’anno il film è tornato nelle sale cinematografiche italiane.

Un legame profondo con Pompei

Nella nota stampa, il Parco Archeologico ha sottolineato come il rapporto tra Maben e l’antica città di Pompei andasse oltre il mero set cinematografico. Il regista aveva infatti stretto un legame profondo con il luogo, tanto da tornare periodicamente a visitarlo. Questo affetto culminò nel 2015, quando a Maben fu conferita la cittadinanza onoraria della città.

Il Parco Archeologico ha voluto onorare ulteriormente il suo ricordo, ricordando che i corridoi dell’Anfiteatro ospitano tuttora la Mostra “Pink Floyd. Live at Pompeii. The exhibition by Adrian Maben”. Questa esposizione fu inaugurata poco prima che David Gilmour tenesse due memorabili concerti nel parco il 7 e l’8 luglio del 2016, creando un ulteriore ponte tra la storia della band e il sito archeologico.

Le registrazioni e le altre opere

Il documentario, che riprese i Pink Floyd nell’esecuzione di brani fondamentali come “Echoes“, “A Saucerful of Secrets” e “One of These Days“, è stato anche al centro di una recente pubblicazione discografica. Nonostante alcuni brani fossero già circolati in precedenza in bootleg non autorizzati e nella raccolta ufficiale The Early Years 1965-1972, solo il 2 maggio scorso è stato pubblicato l’album live completo PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII (Legacy Recording / Sony Music), raccogliendo per la prima volta integralmente tutti i materiali audio. Oltre a quest’opera, che resta uno dei più importanti documenti della storia musicale internazionale, Maben fu regista di altre opere significative, tra cui il film su Monsieur René Magritte, il documentario sul Centre Pompidou intitolato “Le Grand escalator” e la serie televisiva dedicata a Hieronymus Bosch.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure