
Il volo 2976 della Ups diretto a Honolulu si è trasformato in un’enorme palla di fuoco pochi secondi dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Muhammad Ali di Louisville, in Kentucky. Secondo i primi dati ufficiali, almeno sette persone sono morte e altre undici sono rimaste ferite: un bilancio che le autorità locali definiscono provvisorio e destinato ad aggravarsi nelle prossime ore. L’impatto è avvenuto intorno alle 17:15 locali, le 23 italiane, quando il cargo si è staccato dalla pista per poi cadere di nuovo al suolo, esplodendo tra fiamme e fumo visibili a chilometri di distanza.
La Federal Aviation Administration ha confermato che l’aereo trasportava una grande quantità di carburante e che l’equipaggio era composto da tre persone, ma non ha ancora chiarito quante delle vittime si trovassero a bordo e quante a terra. Le autorità hanno ordinato agli abitanti della zona di restare chiusi in casa e hanno istituito un perimetro di sicurezza di dieci chilometri attorno al luogo dello schianto, mentre i soccorsi continuano a operare tra lamiere in fiamme e detriti sparsi sulla pista.
Il governatore Andy Beshear ha spiegato che “il numero delle vittime potrebbe salire”, confermando la gravità della situazione. In un video diffuso sui social si nota l’ala sinistra dell’aereo avvolta dal fuoco, seguita da una scia di fumo mentre il velivolo tenta invano di prendere quota prima di precipitare di nuovo al suolo. Il sindaco di Louisville Craig Greenberg ha parlato di “più feriti” e di un impatto aggravato dal carico di carburante destinato al lungo volo verso le Hawaii.
Le cause dello schianto sono ora al vaglio della FAA e del National Transportation Safety Board, che hanno aperto un’indagine per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali malfunzionamenti nella fase immediatamente successiva al decollo.


