
La celebrazione di una vittoria sportiva si è trasformata in un caso politico-mediatico che ha coinvolto il ciclista azzurro Elia Viviani. La controversia è nata dal gesto della “X” disegnata con le braccia per festeggiare l’oro iridato nell’inseguimento a squadre, sua ultima gara in carriera. Il gesto è stato interpretato da alcuni come un richiamo alla Decima Mas (Flottiglia militare italiana), innescando una reazione a catena.
Il fraintendimento innescato da Vannacci
La polemica ha assunto rilevanza dopo un post sui social dell’eurodeputato ed ex generale Roberto Vannacci. Interpretando il gesto in chiave politica, Vannacci aveva scritto: «Un’altra decima per l’Italia», alludendo proprio alla Flottiglia militare.
Immediatamente, critiche e chiarimenti sono piovuti da più parti. Testate giornalistiche e utenti hanno spiegato che il vero significato di quella “X” era un riferimento alla fine della carriera ciclistica per l’atleta, un gesto simbolico per chiudere in modo “dolcissimo” 15 anni di fatica sui pedali.
La spiegazione di Viviani e le valutazioni legali
A distanza di una decina di giorni, Elia Viviani è tornato sull’accaduto in un’intervista a BiciSport, respingendo indirettamente l’interpretazione politica: «Chi mi conosce e conosce il ciclismo sa benissimo il significato di quel gesto, e non c’è nemmeno bisogno di spiegarlo».
Il ciclista ha inoltre rivelato che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti di Roberto Vannacci, per tutelare la propria immagine.
«Per quanto riguarda quel tweet valuterò se devo muovermi nei prossimi giorni, visto che sono appena rientrato dalle vacanze», ha dichiarato Viviani.
Questa possibile mossa legale mira chiaramente a separare la sua straordinaria carriera sportiva da qualsiasi valore politico che gli sia stato impropriamente attribuito.


