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Dolori forti allo stomaco, va in ospedale e muore dopo 2 operazioni: si scopre la terribile verità

Pubblicato: 06/11/2025 20:49

Quattro medici dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sono indagati per omicidio colposo in seguito alla morte di un 47enne di Porto Empedocle. L’uomo è deceduto dopo quattro giorni di ricovero e due operazioni chirurgiche, spingendo i familiari a presentare denuncia alla Procura agrigentina.

La Procura ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sul corpo del paziente, iscrivendo nel registro degli indagati i quattro medici che lo hanno seguito. L’iscrizione è un atto dovuto per consentire loro di nominare periti di parte durante l’esame irripetibile.

Il 29 ottobre 2025, il 47enne si era presentato al Pronto Soccorso di Agrigento per forti dolori addominali. Sottoposto a esami, era stato diagnosticato con occlusione intestinale e immediatamente operato in chirurgia. L’intervento era riuscito perfettamente, ma le condizioni gravi lo avevano portato in rianimazione.

Nei giorni successivi, le condizioni del paziente sembravano migliorare, nonostante l’insorgere di un’infezione con shock settico. Trasferito nuovamente in chirurgia, il 47enne ha subito un secondo intervento d’urgenza dopo un peggioramento improvviso, ma non è sopravvissuto.

La sequenza tragica – dal ricovero alla morte in soli quattro giorni – ha convinto i familiari a chiedere accertamenti sulla causa del decesso e su eventuali negligenze mediche. L’autopsia chiarirà se errori o ritardi abbiano contribuito al dramma.

L’ospedale San Giovanni di Dio finisce nuovamente sotto i riflettori per casi di malasanità. La Procura di Agrigento, guidata dal procuratore capo, sta coordinando le indagini per ricostruire ogni fase del ricovero, dal Pronto Soccorso alla rianimazione.

I medici indagati – un chirurgo, due rianimatori e un medico di reparto – potranno difendersi nominando periti per l’autopsia. Intanto, la famiglia attende risposte sulla qualità delle cure ricevute dal congiunto.

Questo caso riaccende il dibattito sulla sicurezza ospedaliera in Sicilia, dove Agrigento registra criticità croniche in Pronto Soccorso e reparti chirurgici. L’esito dell’indagine potrebbe portare a responsabilità penali o evidenziare carenze strutturali.

Mentre l’autopsia è in corso, la comunità di Porto Empedocle piange il 47enne e chiede giustizia. La Procura promette trasparenza: solo i risultati scientifici diranno se la morte era evitabile o frutto di una complicanza imprevedibile.

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