
Per oltre dieci giorni nessuno lo aveva più visto uscire di casa. Poi, nella mattinata di ieri, un odore forte e insolito proveniente dall’appartamento ha spinto i vicini a richiedere l’intervento dei soccorsi. Così, nel cuore di Luzzara (Reggio Emilia), in via De Gasperi, è emersa una tragedia consumata nel silenzio: la morte di un uomo di 41 anni, trovato senza vita nella sua abitazione.
I vigili del fuoco sono intervenuti dopo la segnalazione dei condomini, preoccupati per la prolungata assenza dell’uomo e per il cattivo odore che si stava diffondendo nel vano scale. Saliti al secondo piano con una scala, hanno forzato una finestra e sono entrati nell’appartamento. In cucina, la scena non ha lasciato dubbi: l’uomo era deceduto da diversi giorni, il corpo già in avanzato stato di decomposizione.
Soccorsi immediati ma inutili
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Luzzara e il personale sanitario del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Dai primi accertamenti non risultano segni di violenza né elementi che facciano pensare a un gesto volontario. La vittima, Singh Surgit, di origine indiana, sarebbe morto per un malore improvviso. Secondo quanto emerso, l’uomo soffriva di alcuni problemi di salute e viveva da solo, senza un’occupazione stabile.
La notizia ha profondamente colpito il condominio e la comunità locale. Singh era conosciuto come una persona tranquilla e riservata, che conduceva una vita semplice. Nessuno, nei giorni precedenti al ritrovamento, aveva notato movimenti sospetti o segnali di preoccupazione: solo col passare del tempo, l’assenza ha destato l’allarme dei vicini più attenti.

Il dolore della famiglia
Poco dopo il ritrovamento sono arrivate anche la moglie e la figlia dell’uomo, che abitano in un’altra zona. Appena giunte sul posto, hanno appreso la notizia con comprensibile disperazione. Entrambe, in stato di forte choc, sono state assistite a bordo dell’ambulanza dai sanitari prima di essere accompagnate a casa da un’amica di famiglia.
Un epilogo drammatico, che lascia dietro di sé il silenzio e la tristezza di una vita spezzata nella solitudine. Singh Surgit, come tanti, viveva in modo discreto, lontano dai riflettori e senza far pesare le proprie difficoltà a nessuno. Solo la sensibilità dei vicini ha permesso che la sua storia non restasse per sempre avvolta nell’indifferenza.

Leggi anche: “Il prof è morto”. La tragica notizia dopo due anni di angoscia: il caso anche a Chi l’ha visto


