
Figura controversa e già nota alle cronache giudiziarie, Flavius Savu è un cittadino romeno tornato recentemente al centro dell’attenzione mediatica. Dopo esser rientrato in Italia a seguito di un mandato di arresto internazionale per estorsione aggravata ai danni dell’ex rettore don Gregorio Vitali, l’uomo si trova di nuovo dietro le sbarre. Ma non è solo per questa vicenda che se ne parla.
Savu, infatti, non è un nome completamente estraneo a chi segue da anni il caso di Garlasco. Il suo nome comparve, seppur marginalmente, nelle prime fasi dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, per poi scomparire fino a oggi. Ora, però, ha deciso di tornare a parlare, e lo ha fatto nel modo più clamoroso possibile.
Le nuove dichiarazioni dal carcere
Dal carcere, Flavius Savu ha rilasciato un’intervista esclusiva alla trasmissione “Chi l’ha visto?”. Nel corso del programma, ha avanzato accuse pesanti contro Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva per l’omicidio della ragazza. Parole pronunciate con tono deciso e convinto, che hanno subito riacceso il dibattito mediatico e giuridico su un delitto che, a quasi vent’anni di distanza, continua a dividere l’opinione pubblica.
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La frase che accende il dibattito
Savu ha dichiarato senza esitazione: “Perché l’ha uccisa? Lui andava con tutte, Chiara Poggi l’ha scoperto e gli aveva detto che avrebbe parlato”. Una frase che ha immediatamente acceso un acceso confronto in studio tra la conduttrice Federica Sciarelli e l’avvocato di Stasi, Antonio De Rensis, ospite della puntata andata in onda mercoledì 5 novembre.
Il legale ha replicato con fermezza, difendendo il suo assistito e ricordando come la vita di Alberto fosse stata “vivisezionata” durante le indagini di Vigevano: qualsiasi relazione extraconiugale, ha spiegato, sarebbe emersa “dopo due secondi”.

Il confronto in studio e le possibili conseguenze
Mentre la Sciarelli cercava di riportare la discussione sui binari della cronaca, sottolineando che si trattava semplicemente delle dichiarazioni di Savu, De Rensis ha ribadito di non sentirsi infastidito dalle affermazioni, aggiungendo però di aspettare che “questo signore vada in procura”.
“Non sarà importante ciò che potrà dire, ma ciò che potrà dare”, ha aggiunto l’avvocato, lasciando intendere che eventuali nuove informazioni o prove potrebbero riaprire scenari inaspettati. Un passaggio che ha alimentato ulteriormente l’interesse sul caso, tra vecchie ombre e nuove testimonianze che continuano a tenere viva l’attenzione sull’omicidio di Garlasco, una ferita ancora aperta nella memoria collettiva.




