
Alle elezioni regionali in Campania, il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, guida i sondaggi con il 52% dei consensi. Il suo rivale del centrodestra, Edmondo Cirielli, si attesta al 45%, secondo l’ultimo rilevamento dell’Istituto Noto per “Porta a Porta”.
Le regionali 2025 in Campania si terranno il 23 e 24 novembre. Il duello tra Fico e Cirielli riflette una competizione serrata, con il campo largo che mantiene un vantaggio di 7 punti percentuali sul centrodestra unito.
Spostandoci in Veneto, il candidato del centrodestra, Alberto Stefani, domina con il 61% dei consensi. Il rappresentante del centrosinistra e M5S, Giovanni Manildo, si ferma al 35%, evidenziando una netta prevalenza della coalizione di governo regionale uscente.

In Puglia, invece, Antonio Decaro – sostenuto da centrosinistra e Movimento 5 Stelle – svetta al 65%. Il candidato del centrodestra, Luigi Lobuono, raccoglie solo il 33%, confermando il forte radicamento del campo largo nel Mezzogiorno.
I sondaggi regionali mostrano scenari diversificati: testa a testa nelle Marche, mentre Occhiuto in Calabria e Giani in Toscana mantengono un vantaggio solido. Le dinamiche locali influenzano pesantemente le preferenze degli elettori.
A livello nazionale, Fratelli d’Italia si conferma primo partito con il 30,5%, stabile rispetto al 23 ottobre. Il Pd segue al 23%, mentre il M5S è all’11,5%. Forza Italia sale al 9,5% (+0,5), la Lega resta all’8%.
Tra i partiti minori, Alleanza Verdi-Sinistra cala al 6% (-0,5), Azione cresce al 4% (+0,5), Italia Viva stabile al 2,5%. Noi Moderati, +Europa e Udc si attestano rispettivamente all’1,5%, 1% e 1%.
Sul fronte delle coalizioni, il centrodestra sale al 50,5% (+0,5), mentre il campo largo (CS+M5S) scende al 44% (-0,5). L’affluenza prevista rimane stabile al 56%, segnale di un elettorato ancora in parte disimpegnato.
Questi sondaggi politici fotografano un’Italia spaccata tra Nord e Sud, con il centrodestra forte al Settentrione e il centrosinistra resiliente al Meridione. Le elezioni regionali 2025 saranno un banco di prova cruciale per il governo Meloni.


