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Rosa scomparsa nel nulla da tre anni, è svolta nelle indagini: la notizia è appena arrivata

Pubblicato: 06/11/2025 15:32

È stato riaperto il caso di Rosa Bechere, la donna di 62 anni di Olbia scomparsa nel novembre 2022 dalla sua abitazione in via Petta. La Procura generale presso la Corte d’appello di Sassari ha deciso di avocare a sé le indagini, riaccendendo i riflettori su una vicenda rimasta a lungo irrisolta.

Il fascicolo, inizialmente seguito dalla Procura di Tempio Pausania, era stato archiviato, ma la decisione aveva incontrato l’opposizione dei legali dei familiari della donna e del marito, Davide Iannelli. Gli avvocati Cristina e Abele Cherchi, Edoardo Morette e Fabiano Baldinu avevano infatti presentato formale opposizione alla richiesta di archiviazione.

Il marito di Rosa Bechere, Davide Iannelli, si trova attualmente detenuto per l’omicidio del vicino di casa Tony Cozzolino, ucciso e dato alle fiamme al culmine di una lite per motivi di vicinato. Un delitto che aveva profondamente scosso la comunità olbiese.

Negli anni successivi alla scomparsa, nel registro degli indagati erano stati iscritti Maria Giovanna Meloni, 45 anni, e il compagno Giorgio Beccu, 52 anni, originario di Berchidda. Entrambi residenti a Olbia, sono accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Secondo la ricostruzione della Procura, la coppia — legata da un rapporto di amicizia con Rosa Bechere — avrebbe agito con l’obiettivo di impadronirsi del conto corrente della donna, sul quale veniva accreditato il reddito di cittadinanza. Una pista che gli investigatori intendono oggi approfondire con nuovi elementi.

Gli inquirenti ipotizzano che i due avrebbero somministrato farmaci alla donna per soggiogarla e controllarla, approfittando del periodo di fragilità seguito all’arresto del marito. Sia Meloni che Beccu, difesi dagli avvocati Angelo Merlini e Giampaolo Murrighile, si sono sempre dichiarati estranei ai fatti.

La Procura generale di Sassari ha ora disposto nuovi accertamenti investigativi, che verranno coordinati insieme alla Procura di Tempio Pausania e affidati al pubblico ministero Alessandro Bosco, con l’obiettivo di riaprire tutte le piste rimaste in sospeso.

Dopo mesi di silenzio, le indagini ripartono dalla fase preliminare, concentrandosi sulla ricerca di prove certe e del corpo della donna scomparsa. Un punto di partenza necessario per cercare di far luce su un mistero che da tre anni non trova risposte.

Il 26 novembre 2022 era stato proprio il marito dal carcere a dare l’allarme, dopo che Rosa non aveva risposto alla sua telefonata. Da allora, della 62enne non si sono più avute notizie. Oggi, con la riapertura dell’inchiesta, la speranza è che il caso Bechere possa finalmente trovare verità e giustizia.

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