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“Violenza inaudita”, bimba di 2 mesi torturata e uccisa dai genitori: “Scena horror”

Pubblicato: 06/11/2025 22:28

Una tragedia di una crudeltà inimmaginabile sconvolge la Louisiana, dove una neonata di appena due mesi è stata uccisa dopo aver subito atroci abusi dai propri genitori. Una storia di violenza domestica e negligenza che ha lasciato sgomenta l’intera comunità, incapace di comprendere come tanta brutalità potesse consumarsi nel silenzio di una casa qualunque.

Il 25 ottobre, la polizia è intervenuta in un’abitazione di North Liberty Street a Opelousas, rispondendo a una chiamata d’emergenza. All’arrivo degli agenti, la bambina era già priva di vita. I soccorritori hanno tentato invano di rianimarla e, una volta giunta in ospedale, i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Gli esami hanno rivelato una realtà agghiacciante: fratture multiple alle costole, lesioni alla colonna vertebrale e chiari segni di malnutrizione e disidratazione.

Le indagini e l’arresto dei genitori

L’autopsia ha confermato i sospetti degli inquirenti, escludendo l’ipotesi di un incidente e rivelando invece un quadro di abusi sistematici. I principali indiziati sono stati fin da subito i genitori, Kaylee Fontenot e Taylor Broussard, entrambi residenti a Opelousas, che avevano la custodia esclusiva della figlia.

Dopo i primi accertamenti, il Dipartimento di Polizia ha emesso mandati di arresto per omicidio di primo grado, crudeltà verso minori e lesioni aggravate. La madre è stata fermata immediatamente, mentre il padre si è dato alla fuga, per poi consegnarsi il 3 novembre alle autorità della contea di St. Landry. Entrambi sono ora detenuti in attesa di giudizio.

“Una violenza che sfida ogni comprensione umana”

A commentare l’accaduto è stato il capo della polizia di Opelousas, Graig LeBlanc, che ha definito la vicenda come “una violenza che sfida ogni comprensione umana”. “I nostri cuori sono con questa bambina che ha subito abusi inimmaginabili – ha aggiunto –. L’indagine è ancora nelle sue fasi iniziali, ma i nostri agenti stanno lavorando senza sosta per ottenere giustizia”.

La comunità locale, profondamente colpita, si interroga ora su come sia stato possibile che nessuno, tra vicini o parenti, si sia accorto delle sofferenze della piccola. Gli investigatori stanno cercando di chiarire eventuali omissioni o mancate segnalazioni da parte dei servizi sociali.

Il caso ha sollevato un’ondata di indignazione negli Stati Uniti, diventando simbolo delle vittime più fragili, quelle che non hanno voce per chiedere aiuto. Un dramma che lascia dietro di sé solo dolore e domande destinate, forse, a restare senza risposta.

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