
L’indagine sulla cooperativa sociale “Per Mano” di Cuneo ha scoperchiato un quadro agghiacciante di violenze e abusi nei confronti di ragazzi autistici, alcuni dei quali minorenni. Secondo gli inquirenti, nella struttura si sarebbero consumati episodi di maltrattamenti, violenza privata e sequestro di persona, reati al centro dell’inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all’arresto della direttrice Emanuela Bernardis e della coordinatrice Marilena Cescon. In tutto, 17 misure cautelari personali, tra cui quattro arresti domiciliari e undici divieti di avvicinamento. Gli indagati complessivi sono ventuno, di cui quattro ancora a piede libero.
“Abbiamo visto cose aberranti”, dicono i carabinieri
“Abbiamo potuto vedere registrazioni aberranti”, ha raccontato il colonnello Marco Piras, comandante provinciale dei Carabinieri. “Gli ospiti erano in condizioni psicofisiche di assoluto disagio”, ha aggiunto il procuratore capo Onelio Dodero, descrivendo un ambiente di degrado e violenza sistematica. Le indagini hanno svelato che i ragazzi venivano spesso sedati con farmaci somministrati da personale non qualificato, “purché stessero tranquilli”. Gli investigatori parlano di 18 ospiti in tutto, alcuni minorenni, con gravi forme di autismo.

Dietro la facciata di un centro di accoglienza, gli inquirenti hanno trovato materassi bagnati di urina mai sostituiti, cibo scarso e inadeguato, e un turnover continuo di operatori senza alcuna formazione specifica. “Un personale totalmente inidoneo”, ha ribadito Dodero, “impiegato per risparmiare e tenere in piedi una struttura economicamente fragile, nonostante gli ingenti fondi pubblici ricevuti”.
Indagini e accuse economiche
La cooperativa è stata commissariata e posti sotto sequestro preventivo anche gli altri due centri collegati, la casa famiglia “Con Noi” e il nucleo residenziale “Stella Alpina”. Le indagini – che hanno coinvolto 70 militari dell’Arma, inclusi i Nas di Alessandria e il Nucleo Ispettorato del Lavoro – puntano ora anche su una possibile frode nelle pubbliche forniture.
L’Asl Cuneo 1 avrebbe versato alla cooperativa circa 1,4 milioni di euro tra il 2024 e il giugno 2025, ma secondo gli inquirenti quei fondi non sarebbero stati impiegati come previsto. “Abbiamo aggiunto la responsabilità amministrativa della cooperativa”, ha precisato il procuratore Dodero, evidenziando come dietro la violenza fisica e morale ci fosse anche una gestione economica disastrosa e opaca. Una verità che fa male e riapre il dibattito sulla sicurezza e la vigilanza nelle strutture destinate ai più fragili.


