
Durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il talk show di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio, si è verificato un momento di forte tensione che ha rapidamente fatto il giro del web. Il giornalista, noto per il suo stile diretto ma sempre equilibrato, ha perso la pazienza di fronte alle dichiarazioni di un giovane ospite, appartenente a una cosiddetta baby gang. Il confronto, inizialmente impostato come un dialogo di riflessione sul crescente fenomeno della violenza giovanile, è degenerato in uno scontro verbale dai toni accesi.
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Il conduttore, visibilmente irritato, ha interrotto l’intervento del ragazzo con parole che non lasciano spazio a interpretazioni:
“C’è un limite anche alla mia pazienza e all’ingrandirsi dei miei attributi. Allora, il lupo è una cosa e l’uomo è un’altra, d’accordo? Almeno questo penso tu lo capisca, altrimenti è inutile stare qui a ragionare perché siamo una banda di matti, siete anzi una banda di matti che dite delle robe che non stanno né in cielo né in terra. Che cosa dici che il lupo attacca da dietro?”
La frase è immediatamente rimbalzata sui social, dove molti spettatori hanno espresso solidarietà al conduttore, lodando la sua capacità di mantenere il controllo fino a quel punto e di difendere valori di civiltà e responsabilità.
Il giovane ospite replica: “Viviamo in un contesto selvaggio”
Di fronte alla reazione del conduttore, il giovane membro della baby gang ha replicato con fermezza, ribadendo la sua visione della realtà e il paragone con il mondo animale. Le sue parole hanno ulteriormente acceso la discussione:
“Io non ho detto che il lupo attacca da dietro, ma in branco. È la legge della natura, come lo fanno i lupi lo fanno anche gli umani. Siamo in un contesto dove dobbiamo vivere selvaggiamente.”
Un’affermazione che ha suscitato sconcerto in studio e che ha portato Del Debbio a concludere amaramente con una riflessione che sintetizza il senso di impotenza di fronte a certi atteggiamenti:
“Siamo ormai in una società dove bisogna fare i branchi come i lupi.”

Il tema delle baby gang torna al centro del dibattito
L’episodio mette nuovamente al centro del dibattito il tema delle baby gang in Italia, un fenomeno in costante crescita che preoccupa cittadini e istituzioni. Le cronache recenti riportano episodi di violenza tra minori, spesso giustificati da dinamiche di gruppo e da un senso distorto di appartenenza.
Paolo Del Debbio, nel corso delle sue trasmissioni, ha spesso cercato di affrontare questo tema dando voce tanto agli esperti quanto ai protagonisti, nel tentativo di comprendere le radici sociali e culturali di queste derive. Tuttavia, la puntata in questione mostra quanto sia difficile mantenere un dialogo costruttivo quando le giustificazioni si basano su un concetto di “legge della natura” applicata ai comportamenti umani.
La reazione del pubblico e dei social
Sui social network, le parole del conduttore sono diventate rapidamente virali. Molti utenti hanno espresso appoggio a Del Debbio per aver difeso con decisione la differenza tra uomo e animale, sottolineando come l’educazione e la responsabilità siano ciò che distingue la società civile dalla giungla. Altri, invece, hanno evidenziato la necessità di un approccio educativo più profondo, capace di intercettare il disagio giovanile prima che sfoci nella violenza di gruppo.
Hashtag come #DrittoeRovescio, #PaoloDelDebbio, e #babygang sono entrati tra i trend della serata, con centinaia di commenti e condivisioni che dimostrano quanto l’argomento sia sentito dal pubblico.
"C'è un limite alla mia pazienza e all'ingrandirsi dei miei attributi!"
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) November 6, 2025
Paolo Del Debbio risponde alle affermazioni assurde dei ragazzi della baby gang in collegamento da Piacenza.#drittoerovescio pic.twitter.com/rYRntLIZ5Y
Una riflessione oltre lo studio televisivo
Il confronto tra Paolo Del Debbio e il giovane rappresentante della baby gang è più di un semplice momento televisivo: è lo specchio di una società in trasformazione, in cui una parte dei giovani sembra smarrire il senso del limite e della convivenza civile. L’analogia con i “lupi” proposta dal ragazzo ha acceso un campanello d’allarme, rivelando una percezione della realtà dove la sopraffazione e la forza del gruppo sostituiscono regole e rispetto.
Del Debbio, nel suo ruolo di conduttore e giornalista, ha reagito con fermezza, ma anche con evidente amarezza, di fronte a una mentalità che sembra rifiutare la distinzione tra cultura e istinto. La sua frase finale, “Siamo ormai in una società dove bisogna fare i branchi come i lupi”, racchiude una denuncia implicita: il rischio che l’umanità perda la propria bussola morale.
Conclusione: una puntata destinata a far discutere
La puntata di Dritto e Rovescio sarà ricordata come una delle più intense e controverse della stagione. Il confronto tra Paolo Del Debbio e il giovane della baby gang ha messo in luce le tensioni che attraversano la società italiana e la difficoltà di comunicare tra generazioni così distanti per valori e riferimenti.
Se da un lato il giornalista ha difeso con forza il principio secondo cui l’uomo non può giustificare i propri comportamenti con la natura animale, dall’altro la replica del ragazzo ha mostrato la fragilità di un mondo giovanile in cui spesso la forza del gruppo prevale sul senso critico.
L’episodio, amplificato dai social e dai media, rappresenta una fotografia cruda e realistica dell’Italia di oggi: una società divisa tra chi cerca di riportare il dibattito su valori e responsabilità, e chi invece si rifugia in logiche di branco.


