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Gli Schützen criticano Sinner: “È troppo italiano”

Pubblicato: 07/11/2025 12:35

Una semplice frase di Jannik Sinner sulla propria identità nazionale è bastata per riaccendere un vecchio dibattito in Alto Adige. Le parole del campione, che in un’intervista aveva dichiarato di essere «felice di essere nato in Italia e non in Austria», hanno suscitato la reazione degli Schützen, le storiche associazioni ispirate ai bersaglieri tirolesi.

In una lettera aperta indirizzata al numero uno del tennis mondiale, il comandante altoatesino Christoph Schmid ha espresso il proprio disappunto per quelle che considera dichiarazioni inopportune, capaci di toccare corde delicate per la comunità sudtirolese.

Identità e sensibilità locali

Secondo Schmid, «in una società libera ognuno deve poter definire la propria identità», ma le parole di una personalità così nota «hanno un effetto che va ben oltre lo sport». Il comandante sottolinea che simili affermazioni «vengono accolte con soddisfazione dai nazionalisti italiani, mentre qui suscitano preoccupazione», perché toccano temi profondi come lingua, storia e identità del territorio.

Da tempo gli Schützen si considerano custodi della tradizione e della cultura tirolese, e le parole di Sinner hanno riaperto un dibattito mai del tutto sopito sull’appartenenza culturale e politica dell’Alto Adige.

«L’Austria ha difeso i diritti dei sudtirolesi»

Nel testo della lettera, Schmid ricorda che proprio l’Austria, da cui Sinner ha preso le distanze, «si è impegnata instancabilmente, in decenni difficili, per i diritti dei sudtirolesi, sul piano politico, diplomatico e culturale». È un passaggio che mette in luce la ferita ancora aperta di una terra da sempre sospesa tra due identità.

«Fa male quando personalità di spicco del nostro territorio, con parole avventate, danno l’impressione che questo legame storico e l’autonomia faticosamente conquistata abbiano perso significato», ha aggiunto Schmid, invitando a non dimenticare la storia che ha costruito la convivenza in Alto Adige.

L’appello al campione

Il comandante chiude la sua lettera con un invito diretto al tennista: «Quando in futuro ti verrà chiesto del tuo sentimento nazionale, ti preghiamo di riflettere sul peso delle tue parole. Parla pure della tua appartenenza all’Italia, ma fallo con rispetto verso chi si sente sudtirolese, ladino o appartenente ad altre minoranze».

Per gli Schützen, Sinner — che oggi rappresenta l’Italia sui campi di tutto il mondo — dovrebbe incarnare valori di apertura e rispetto delle diversità, principi che, come si legge nella lettera, «non sono una debolezza, ma una forza».

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