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“Lo sa che la sua telecamera è accesa?”: politico va in bagno e si cala i pantaloni durante la riunione: tutto in diretta

Pubblicato: 07/11/2025 12:59
politico bagno telecamera accesa

In un’epoca in cui il lavoro da remoto è diventato parte integrante della vita pubblica e politica, anche i politici più navigati possono incorrere in incidenti imbarazzanti. Un episodio recente a Glasgow ne è la prova lampante, dimostrando quanto la tecnologia possa diventare tanto strumento di lavoro quanto fonte di imbarazzo se gestita distrattamente.
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La scena potrebbe sembrare tratta da una commedia, ma è avvenuta in diretta davanti a colleghi e cittadini connessi online. L’episodio ha suscitato subito un’ondata di commenti, battute e incredulità sui social, confermando quanto la vita politica digitale esponga i protagonisti a situazioni imprevedibili e, a volte, molto umane.

La gaffe durante la seduta

Il fatto è accaduto ieri durante una riunione della commissione urbanistica del consiglio comunale di Glasgow. La vicepresidente della commissione, Elaine Gallagher, ha interrotto bruscamente la seduta con una domanda che ha letteralmente salvato il consigliere Hanif Raja da un’umiliazione pubblica: “Prima che iniziamo, Bailie Raja, è consapevole che la sua telecamera è accesa?”.

Raja, politico laburista di 65 anni, si era collegato da casa e non si era accorto di essere ancora in diretta streaming. Mentre i colleghi discutevano di un nuovo impianto di stoccaggio, il consigliere ha iniziato a muoversi per la propria abitazione senza spegnere la videocamera. I partecipanti alla riunione e il pubblico online lo hanno visto vagare, entrare in bagno e appoggiare il computer portatile sul pavimento, pronto a sedersi sul water.

L’intervento tempestivo di Gallagher ha evitato il peggio. Il consigliere Raja ha afferrato immediatamente il laptop e spento la telecamera, mentre un altro funzionario collegato si copriva il volto per trattenere le risate, come mostrano le registrazioni della seduta.

La reazione del consiglio comunale

Un portavoce del consiglio comunale di Glasgow ha successivamente annunciato che la registrazione del webcast era stata temporaneamente rimossa e che sarebbe stata ricaricata dopo alcune modifiche, senza cancellare alcuna parte della discussione ufficiale. L’obiettivo era tutelare la privacy del consigliere, evitando la diffusione dell’immagine compromettente, ma mantenendo intatto il contenuto della seduta.

L’episodio, seppur comico, ha acceso nuovamente il dibattito sui rischi del lavoro da remoto per i politici, sottolineando quanto sia facile confondere la propria vita privata con la partecipazione ufficiale a riunioni pubbliche.

slovenia parlamento

Il passato imbarazzante di Raja

Il consigliere Raja non è nuovo a situazioni del genere. Nel 2021 aveva fatto notizia per essersi collegato a una riunione ufficiale mentre si trovava in vacanza in Sri Lanka, a oltre 8.000 chilometri di distanza. La sua esperienza dimostra come, nonostante la familiarità con strumenti digitali e piattaforme di videoconferenza, gli errori possano sempre capitare, mettendo in evidenza l’aspetto umano dei politici, spesso nascosto dietro il ruolo pubblico.

L’episodio a Glasgow resta dunque un monito per tutti coloro che lavorano in streaming: la tecnologia semplifica molte cose, ma può trasformarsi rapidamente in fonte di imbarazzo se non gestita con attenzione.

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