
La serata si è trasformata in un’esecuzione improvvisa nel cuore di Vienna, dentro un ristorante turco del quartiere Ottakring, dove una lite è esplosa in pochi secondi in una sparatoria che ha lasciato a terra due uomini. Uno è morto sul colpo, l’altro è stato colpito all’addome ed è ora in condizioni gravissime, mentre il killer è riuscito a fuggire prima dell’arrivo delle pattuglie. La scena del crimine è stata immediatamente transennata, con le forze dell’ordine impegnate a ricostruire ogni dettaglio dell’agguato e a dare la caccia al responsabile. Le vittime, entrambe di nazionalità cecena, erano sedute al tavolo quando l’aggressore ha aperto il fuoco a distanza ravvicinata, scatenando il panico tra i clienti.
Caccia all’uomo a Vienna
Secondo il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, alcuni connazionali delle vittime avrebbero indicato come possibile responsabile un uomo di origine serba, mentre le prime ricostruzioni investigative portano a identificare il sospetto come un cittadino austriaco con precedenti legati ai flussi di immigrazione. La polizia ha escluso fin da subito la pista terroristica, concentrandosi invece sull’ipotesi di una lite degenerata in aggressione armata. L’intera area attorno al locale è stata chiusa e sono scattati posti di blocco nei quartieri limitrofi, con pattuglie e unità speciali impegnate nella ricerca del fuggitivo.
Indagini in corso e ipotesi sul movente
La dinamica resta ancora da chiarire, ma gli investigatori stanno verificando la versione dei testimoni e analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza per ricostruire con precisione i movimenti del killer prima e dopo la sparatoria. Il ferito, colpito all’addome, lotta in ospedale tra la vita e la morte, mentre la polizia invita chiunque abbia visto o sentito qualcosa a fornire dettagli utili alle indagini. Resta aperto ogni scenario sul movente, ma al momento gli inquirenti tendono a escludere un’azione organizzata o collegata a gruppi criminali strutturati: la pista principale resta quella del diverbio esploso all’interno del locale e sfociato nella violenza armata.

