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Dopo la tempesta giudiziaria, Cuffaro si dimette da segretario della Dc

Pubblicato: 08/11/2025 13:31

Totò Cuffaro ha lasciato la carica di segretario nazionale della Democrazia Cristiana con una nota diffusa alle 12.49 di oggi, in cui annuncia di aver rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente del partito Renato Grassi e del segretario organizzativo Pippo Enea. La decisione arriva dopo la richiesta di arresto nei confronti dell’ex presidente della Regione Sicilia, indagato come presunto promotore di un’associazione a delinquere legata a ipotesi di corruzione e turbativa d’asta, insieme all’ex ministro Saverio Romano e ad altre sedici persone tra imprenditori, manager pubblici e dirigenti di enti regionali. La nota non contiene commenti politici sulla vicenda giudiziaria e si limita a comunicare l’uscita di scena dal vertice del partito che aveva rifondato nel 2023 conquistando consensi soprattutto nell’area centrista siciliana.

Azzeramento delle cariche interne

Secondo quanto trapela da ambienti della Dc, le dimissioni di Cuffaro precedono un azzeramento complessivo degli incarichi politici, compreso quello della presidente Laura Abbadessa, avvocata e moglie dell’ex magistrato antimafia Massimo Russo. La scelta viene presentata come una misura organizzativa interna per consentire una nuova fase di gestione del partito, senza riferimenti espliciti all’inchiesta in corso. Nelle ultime ore i dirigenti nazionali hanno lavorato a una soluzione condivisa per evitare un vuoto di guida, mentre la procura di Palermo attende la decisione del gip sulla richiesta di custodia cautelare riguardante l’ex governatore e gli altri indagati.

Consiglio nazionale convocato per il 20 novembre

Nel testo diffuso ai giornali, Cuffaro ringrazia “tutti coloro che in questi anni hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito” e definisce le dimissioni “irrevocabili”. Il presidente Grassi ha convocato per il 20 novembre il consiglio nazionale, chiamato ad accettare formalmente l’uscita del segretario e a stabilire le decisioni successive sulla struttura interna, inclusa la nomina del nuovo vertice. Sarà quella la sede in cui la Democrazia Cristiana dovrà indicare la linea politica e organizzativa da seguire nelle prossime settimane, mentre l’indagine prosegue sul piano giudiziario senza collegamenti con la procedura interna al partito.

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Ultimo Aggiornamento: 08/11/2025 13:34

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