
Nonostante il calendario segni novembre inoltrato e le prime luci natalizie facciano capolino, un ospite indesiderato continua a ronzare nelle case e nei luoghi di lavoro. Le zanzare, complici le temperature ancora miti, non hanno alcuna intenzione di abbandonare la scena. Di notte si insinuano nelle camere da letto, di giorno attaccano negli uffici, nei negozi e persino nei supermercati. È una convivenza forzata che sembra non avere fine, e che sta spiazzando cittadini e amministrazioni locali.
Il caldo anomalo di questo autunno, unito alla scarsa piovosità, ha creato un habitat ideale per la proliferazione di insetti che normalmente spariscono con i primi freddi. In molti, ormai, si ritrovano a cacciare zanzare quando dovrebbero tirare fuori gli addobbi di Natale. Ma la realtà è che le stagioni stanno cambiando, e con loro anche le abitudini degli insetti.

Disinfestazioni straordinarie anche in autunno
Il caso più emblematico arriva da Grosseto, dove il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha firmato un’ordinanza urgente per una maxi disinfestazione contro le zanzare. Una decisione che, in altri mesi dell’anno, sarebbe passata inosservata, ma che a novembre sorprende e preoccupa. La misura è stata presa dopo la conferma da parte dell’Asl Toscana Sud Est di un caso di febbre chikungunya, malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes, le famigerate zanzare tigre. «Non c’è alcun allarme sanitario», ha precisato il primo cittadino, «ma è doveroso intervenire subito, con trattamenti larvicidi e adulticidi nelle aree a rischio».
Il problema, tuttavia, non riguarda solo la Toscana. In Liguria, a Sestri Levante, le autorità sanitarie hanno confermato un caso di dengue (contratta all’estero), e anche qui si è deciso di procedere con interventi straordinari di bonifica. A Marina di Carrara, la sindaca Serena Arrighi ha adottato misure simili dopo un episodio di chikungunya. E lo stesso scenario si è ripetuto da Como a Verona, da Milano a Roma, fino a Torino e Firenze.
L’allarme degli esperti: “Colpa del caldo fuori stagione”
Secondo Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), «l’innalzamento delle temperature medie stagionali ha alterato i cicli di vita di molti insetti». Le uova di zanzara, ha spiegato, riescono ora a sopravvivere anche nei mesi autunnali, e gli esemplari adulti continuano a riprodursi anziché morire con l’arrivo del freddo.
In Italia sono presenti circa sessanta specie di zanzare, e tra le più resistenti figurano la Culex pipiens, la comune zanzara domestica, e la temuta Aedes albopictus, detta tigre. Alcune varianti, come la Aedes japonicus japonicus, si stanno adattando perfettamente anche ai climi più rigidi.
Una realtà che costringe a rivedere le strategie di prevenzione: mentre si parla già di sci e panettoni, sarà ancora necessario armarsi di spray repellenti e zanzariere. Perché, a quanto pare, la battaglia contro le “eternamente estive” zanzare è tutt’altro che finita.


