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“Rissa con Alcaraz…”. Sinner si arrende, la confessione a sorpresa in Italia

Pubblicato: 09/11/2025 22:35

Le ATP Finals 2025 hanno preso il via a Torino, portando sul cemento italiano gli otto migliori tennisti del mondo. Nonostante l’assenza di Novak Djokovic, che ha rinunciato dopo la vittoria ad Atene, il torneo si preannuncia altamente competitivo. La defezione del serbo ha permesso la partecipazione di Lorenzo Musetti, atteso al debutto contro lo statunitense Taylor Fritz. Ma tutti gli occhi sono puntati, come da pronostico, sui due dominatori della stagione: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

L’altoatesino, già sicuro della qualificazione da tempo, scenderà in campo domani contro Auger-Aliassime con l’obiettivo di bissare il successo dell’anno precedente e, soprattutto, di riconquistare il numero uno del mondo che ha ceduto ad Alcaraz dopo una sola settimana. La battaglia per la vetta del ranking non è solo una questione di risultati sul campo, ma è accompagnata da un clima di grande amicizia e cameratismo fuori dal campo, come testimoniato da un recente e spassoso siparietto tra i due campioni che ha fatto il giro del mondo.

La contesa per la coppa: tra sport e ironia

L’immagine della coppa del numero uno di fine anno è il simbolo della rivalità sportiva tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, ma il loro rapporto, al di fuori del rettangolo di gioco, è fatto di stima e complicità. L’aria rilassata che si respira tra i due si è manifestata in occasione del servizio fotografico e video per la realizzazione dei materiali promozionali relativi al trofeo. Il regista, per enfatizzare la contesa, ha chiesto ai due contendenti di simulare una vigorosa lotta per la coppa, un’immagine che doveva metaforicamente rappresentare la loro battaglia sportiva. La risposta di Sinner è stata un vero e proprio colpo di genio, intriso di autoironia. Il 24enne altoatesino, riflettendo sulla disparità fisica, ha scherzato chiedendo: “Ma davvero potrei vincere in un combattimento contro questo tizio?”. E la sua battuta successiva ha fatto sbellicare tutti i presenti: “Un solo pugno e vado giù…”. Il gesto che ha accompagnato le parole, con la mano che indicava sé stesso come stecchito e messo K.O., ha reso l’idea in modo inequivocabile, dimostrando la leggerezza con cui i due campioni vivono la loro agguerrita competizione.

Obiettivo numero uno: una sfida che va oltre il girone

Nonostante l’atmosfera giocosa, la posta in palio a Torino è altissima. Per Jannik Sinner, raggiungere la vetta del ranking mondiale non è affatto un’impresa semplice e richiede una combinazione di risultati favorevoli che vanno oltre le sue sole prestazioni. Anche se l’italiano dovesse fare un percorso netto nel proprio girone, vincendo tutte le partite, la conquista del numero uno non sarebbe automatica. La sua ascesa in classifica è strettamente legata al rendimento di Carlos Alcaraz: lo spagnolo, infatti, dovrebbe non vincere più di due partite tra la fase a gironi e l’eventuale semifinale. Questo scenario, pur non essendo impossibile, evidenzia la superiorità di punti accumulata da Alcaraz nel corso della stagione e la complessità dell’impresa per Sinner. L’inizio del torneo è quindi fondamentale per entrambi, e l’esordio di Sinner contro Auger-Aliassime sarà subito un banco di prova cruciale per le sue ambizioni.

Un duopolio che definisce il tennis mondiale

Le ATP Finals non solo concludono la stagione, ma spesso ne riassumono i valori e le gerarchie. I risultati ottenuti durante l’anno si riflettono nella classifica e nel distacco abissale che separa Sinner (numero due) e Alcaraz (numero uno) dal resto del gruppo. Il terzo classificato, Alexander Zverev, pur essendo un campione di alto livello, si trova a una distanza significativa dai due contendenti principali. Questo dato è la conferma del duopolio che sta plasmando il tennis mondiale attuale. La competizione a Torino, perciò, sembra essere una lotta interna tra i due fenomeni che, con grande probabilità, si contenderanno la vittoria finale e il titolo di numero uno. Metaforicamente, il messaggio lanciato dal simpatico siparietto di Sinner e Alcaraz è chiaro: la coppa delle Finals non dovrebbe andare a nessun altro che al numero uno o al numero due del mondo. La destinazione più probabile per il prestigioso trofeo sembra quindi essere la Val Pusteria, dove Jannik Sinner tiene i suoi trofei nella casa dei genitori, o Murcia, la città natale di Carlos Alcaraz.

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