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Vecchioni, il lutto tremendo del cantante: “È finita la musica”

Pubblicato: 09/11/2025 13:08

Roberto Vecchioni ha voluto rendere omaggio con parole toccanti all’amico e maestro Peppe Vessicchio, scomparso nei giorni scorsi. Ospite di Massimo Gramellini nella trasmissione “In altre parole” su La7, il cantautore ha rievocato uno dei momenti più intensi della sua carriera: la vittoria al Festival di Sanremo 2011 con il brano “Chiamami ancora amore”, diretto proprio da Vessicchio.

Un legame nato sul palco dell’Ariston

Non tutti i Festival di Sanremo sono uguali, e quello del 2011 resta tra i più memorabili. Vecchioni, allora 67enne, tornò sul palco dell’Ariston dopo quasi quarant’anni di assenza, spinto dall’amicizia con Gianni Morandi, al suo primo anno da conduttore. Per accompagnarlo nella direzione d’orchestra, scelse senza esitazione Vessicchio, che l’anno precedente aveva trionfato con Valerio Scanu. Da quel momento, tra i due nacque un legame indissolubile, fatto di stima, affetto e una comune visione della musica come linguaggio universale.

“Fu un abbraccio così forte che non piangevo di gioia ma di dolore”

Rievocando quei minuti dopo la vittoria, Vecchioni ha raccontato un episodio rimasto impresso nella memoria collettiva: «E chi se lo dimentica più quel Sanremo di 14 anni fa – ha detto con la voce rotta – la prima persona che ho abbracciato sei stata tu. Mi sei venuto addosso con una forza incredibile: non piangevo di gioia ma di dolore, mi si incrinò una costola. Era la tua felicità pura, quella che solo i veri amici sanno trasmettere».

Il cantautore ha poi aggiunto parole di struggente tenerezza: «Non ce la faccio a non pensarti più, amico mio. È come se fosse sparita la musica, la mia e la tua. Sparita dietro quella tua risata vera, da napoletano geniale. Quegli occhi meravigliosi erano forza, ironia e dolcezza insieme. Ti ricorderò così, con la bacchetta alzata, a dipingere in cielo».

Un addio che sa di gratitudine

Le parole di Vecchioni hanno commosso il pubblico e gli utenti sui social, dove il messaggio è stato condiviso centinaia di volte. Il ricordo dell’artista ha riportato alla mente l’intensità di un sodalizio umano e artistico raro, costruito sul rispetto e sulla poesia delle note. E mentre la musica italiana piange uno dei suoi più grandi direttori d’orchestra, Vecchioni sceglie di salutarlo come sempre: con la forza della parola e il cuore di un amico vero.

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