
L’inizio di una nuova settimana a “La Pennicanza“, l’irresistibile appuntamento quotidiano che allieta gli ascoltatori di RaiRadio2 e gli spettatori che scelgono la versione visual sul canale 202 del digitale terrestre, è stato caratterizzato da un tessuto emotivo profondo mescolato alla consueta e irresistibile vena ironica dei due conduttori.
Questo equilibrio, ormai cifra stilistica del programma, ha permesso di affrontare un momento di lutto con la giusta sensibilità e, al contempo, di non rinunciare a quel tocco di imprevedibilità e leggerezza che il pubblico ama. La puntata inaugurale della settimana ha, infatti, immediatamente stabilito un tono duplice, aprendosi con un segmento dedicato al ricordo per poi virare verso la satira e l’attualità con l’energia inconfondibile di Fiorello.
L’omaggio commosso al maestro Peppe Vessicchio
Il momento più toccante e significativo dell’apertura è stato indubbiamente quello dedicato alla memoria del Maestro Peppe Vessicchio, una figura centrale nel panorama musicale e televisivo italiano, venuto a mancare durante il fine settimana. La puntata ha preso il via con la messa in onda di una clip omaggio che ripercorreva momenti salienti della carriera e della vita del direttore d’orchestra, suscitando una viva emozione in studio e tra il pubblico. Fiorello, con la sua tipica schiettezza che cela una grande sensibilità, ha preso la parola per ricordare l’amico e collega.
Le sue parole hanno cercato di bilanciare il dolore con la celebrazione della vita del Maestro: “Ricordiamo il maestro con un gran sorriso“, ha esordito lo showman, sottolineando il desiderio di onorare la sua figura con gioia piuttosto che con tristezza assoluta. Ha poi aggiunto, con un pizzico di malinconia sincera: “Quante ne abbiamo fatte insieme… e sì, abbiamo gli occhi lucidi a rivedere le sue immagini”. Questo riconoscimento della commozione in diretta ha reso il momento autentico e ha creato una forte risonanza emotiva con gli ascoltatori che, a loro volta, hanno condiviso il sentimento di perdita.
La mobilitazione del mondo dello spettacolo
Fiorello ha poi voluto evidenziare la vastità dell’impatto di Peppe Vessicchio sul mondo dell’intrattenimento. Ha rimarcato come, fin dal momento della scomparsa, l’intero mondo dello spettacolo si sia massicciamente mobilitato per rendergli onore. “Ieri tutto il mondo dello spettacolo si è mobilitato: è stato ricordato ovunque“, ha detto, confermando la statura dell’artista e l’affetto trasversale che lo circondava. Questa reazione corale è stata percepita come una meritata e unanime testimonianza del valore umano e professionale del Maestro, un’onda di affetto che ha attraversato radio, televisione e social media. La sua assenza lascia un vuoto incolmabile, ma la ricchezza del suo contributo rimane una eredità preziosa per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerlo o semplicemente di apprezzare il suo lavoro.
L’appello accorato per il libro “Bravo, bravissimo”
Un dettaglio particolarmente personale e toccante rivelato da Fiorello riguarda l’ultimo contatto con Peppe Vessicchio. Lo showman ha raccontato di aver ricevuto, solo una settimana prima della scomparsa, una copia autografata dell’ultimo libro del Maestro. Ha menzionato il titolo, “Bravo, bravissimo“, evidenziando come l’opera sia un tassello recente e ancora fresco della produzione intellettuale di Vessicchio. Da qui è scaturito un appello sentito e appassionato rivolto al vasto pubblico del programma, trasformando il ricordo in un’azione concreta di sostegno e vicinanza: “Ragazzi, compratelo!” ha esclamato Fiorello con la sua tipica enfasi persuasiva.
Ha descritto l’acquisto del libro non solo come un omaggio, ma come un modo per prolungare la presenza del Maestro: “È come avere Peppe ancora qui, vicino, lo senti parlare tra le righe“. La chiusura di questo momento è stata un vero e proprio lancio promozionale carico di affetto, con l’obiettivo dichiarato di spingere l’opera in cima alle classifiche di vendita: “Facciamolo arrivare primo in classifica!“, è stata la forte esortazione dello showman, un gesto che unisce l’affetto personale all’influenza mediatica per garantire un ultimo, significativo successo al caro amico scomparso. Questa iniziativa rappresenta un modo tangibile per trasformare il lutto in una commemorazione attiva e partecipata.


