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“Scelta sua!”. Gattuso esplode e scoppia il caso in Nazionale: con chi ce l’ha il Ct

Pubblicato: 10/11/2025 15:48

Rino Gattuso non è tipo da mezze misure. Da Coverciano, il ct azzurro ha lanciato un messaggio chiaro alla squadra in vista delle ultime due partite del 2025 per le qualificazioni mondiali. “Non siamo qui per fare una scampagnata”, ha tuonato, ricordando a tutti cosa significa vestire la maglia dell’Italia.

Concentrazione massima per le sfide decisive

“Ci aspettano due partite ufficiali e noi vestiamo la maglia azzurra. Voglio vedere massimo impegno e continuare quanto iniziato a settembre. La prima partita con la Moldova sarà più importante della seconda con la Norvegia”, ha aggiunto Gattuso, con la solita grinta che lo contraddistingue.

Parole che fanno capire quanto il ct tenga al gruppo e al percorso verso il Mondiale. Nessuna distrazione, solo determinazione e spirito di squadra per chiudere al meglio l’anno.

Il caso Kean e la gestione del gruppo

L’unica nota stonata è l’assenza di Moise Kean, fermato da un infortunio rimediato con la Fiorentina. Gattuso non nasconde la delusione: “Non doveva giocare in Conference, l’hanno buttato dentro, ha rischiato e ha preso un colpo dove aveva già fastidio. Dispiace, ma abbiamo comunque attaccanti forti che ci daranno una mano, come Scamacca, che non deve dimostrare nulla”.

Il tecnico, però, guarda avanti: spazio a chi ha avuto meno minuti e voglia di dimostrare. Una scelta che punta a mantenere alta la competizione interna e a dare energia nuova al gruppo.

Chiesa e le scelte personali

Tra gli assenti eccellenti anche Federico Chiesa. “Parlo spesso con lui, bisogna rispettare le scelte, le problematiche ognuno di noi ha. Io so bene ciò che diciamo e devo rispettare quello che dice il ragazzo. Scelta quindi più di Chiesa? Sì, altro non posso dire”, ha spiegato Gattuso con tono comprensivo ma deciso.

Un modo per ribadire la sua filosofia: chiarezza, rispetto e responsabilità. Ogni decisione, in campo e fuori, deve essere presa nell’interesse del gruppo e della maglia azzurra.

Il messaggio ai club: serve più coraggio con i giovani

Il ct non ha risparmiato una riflessione più ampia sul calcio italiano: “Pio Esposito gioca poco e non può sbagliare niente. Ho solo cinque o sei giocatori da monitorare, il problema principale della Nazionale è questo”.

Gattuso sottolinea così il suo pensiero: i giovani italiani hanno talento, ma trovano troppo poco spazio nei club di Serie A, soprattutto in quelli di vertice. Un tema che da anni caratterizza il dibattito calcistico e che, con lui in panchina, torna prepotentemente d’attualità.

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Ultimo Aggiornamento: 10/11/2025 15:53

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