
Tutto pronto per le elezioni regionali 2025, in programma domenica 23 e lunedì 24 novembre, che vedranno Campania, Puglia e Veneto chiamate alle urne per eleggere i nuovi presidenti di Regione.
In Campania, il candidato del centrodestra, Edmondo Cirielli, si mostra ottimista. Intervenendo a margine di un incontro con la ministra del Turismo Daniela Santanché al circolo Rari Nantes di Napoli, ha dichiarato: “Noi abbiamo dei sondaggi e siamo in parità, ma poi lo vedremo. I sondaggi veri devono tenere conto anche di chi non va a votare”.

Cirielli ha poi sottolineato che la campagna elettorale entra ora nel vivo, rivendicando la forza delle liste presentate dal centrodestra: “Abbiamo fatto liste molto forti, che vanno anche oltre il centrodestra: questa sarà la vera novità della campagna”.
Secondo i dati Ipsos, tuttavia, la sfida in Campania resta serrata: Roberto Fico sarebbe in vantaggio con il 53% dei voti validi, contro il 42,5% di Cirielli. Un margine ridotto che lascia aperti tutti gli scenari in vista del voto.
In Puglia, invece, il candidato del centrosinistra Antonio Decaro appare nettamente favorito. La rilevazione di Only Numbers per Porta a Porta indica un possibile risultato del 61,9% per il sindaco di Bari, con l’avversario Luigi Lobuono fermo al 36,1%.
La differenza tra i due sfidanti si attesterebbe quindi intorno ai 26 punti percentuali, un vantaggio confermato anche da altri istituti di sondaggio, che collocano Decaro in una forchetta tra il 61 e il 64%, mentre Lobuono oscillerebbe tra il 33 e il 38%.

Situazione diversa in Veneto, dove le previsioni di Bidimedia indicano un successo quasi certo per Alberto Stefani della Lega, sostenuto dalla coalizione di centrodestra. Il candidato risulterebbe ampiamente sopra il 60% dei consensi.
Pur con un consenso inferiore rispetto al governatore uscente Luca Zaia, che nel 2020 ottenne il 76,79%, Stefani appare destinato a raccogliere il testimone del leader veneto, confermando la forza del centrodestra nella regione.
Con le tre regioni chiave al voto, il fine settimana del 23 e 24 novembre si preannuncia decisivo per i nuovi equilibri politici nazionali, con il centrodestra chiamato a difendere le sue roccaforti e il centrosinistra deciso a consolidare i propri successi.


