
L’Italia di Gennaro Gattuso batte la Moldavia 2-0 in trasferta, ma lo fa solo nel finale di partita, dopo un match lungo e complicato, in cui gli azzurri faticano enormemente a trovare varchi contro una squadra chiusa e organizzata.
Arrivano i tre punti, arrivano i gol di Gianluca Mancini e del giovane Francesco Pio Esposito, ma la sensazione è chiara: giocando così, ai playoff sarà durissima.
Una vittoria che non convince
Per lunghi tratti la gara ricalca il primo tempo: tanta Italia nella metà campo avversaria, molti cross, tanti calci d’angolo, poca lucidità.
Gli azzurri creano subito, già nei primi minuti, una serie di occasioni con Raspadori, Scamacca, Zaccagni e Orsolini, ma tra tiri parati, conclusioni alte e deviazioni della difesa moldava il punteggio resta inchiodato sullo 0-0.
La Moldavia, dal canto suo, pensa soprattutto a difendersi, chiudendo gli spazi centrali e provando qualche ripartenza con Postolachi, poi con Damascan e Fratea. L’Italia tiene il pallino del gioco ma dà l’idea di una squadra lenta, prevedibile e poco cattiva sotto porta.
Match bloccato e azzurri imprecisi
Anche nella ripresa lo spartito non cambia subito. L’Italia continua ad attaccare, colleziona altri calci d’angolo e tiri dall’area, ma sbaglia troppo: Raspadori calcia alto da fuori; Scamacca si vede respingere una conclusione da centro area; Orsolini spreca una buona chance dal cuore dell’area. Esposito e Retegui trovano il portiere pronto o mancano il bersaglio. In mezzo, qualche brivido: la Moldavia si affaccia con Fratea, che impegna il portiere azzurro con un tiro dalla distanza, e con Damascan che prova a dare profondità alla manovra.
Interruzioni per infortuni (Reabciuk, in precedenza Tonali e Zaccagni) spezzano ulteriormente il ritmo, contribuendo a rendere la partita spezzettata e nervosa.
I cambi di Gattuso e la svolta nel finale
La scossa arriva solo negli ultimi 25 minuti, anche grazie ai cambi di Gattuso. Entrano Retegui e Francesco Pio Esposito al posto di Scamacca e Raspadori, poi dentro anche Politano, Dimarco e Frattesi.
L’Italia si piazza stabilmente nella trequarti moldava e aumenta la pressione: Retegui va vicino al gol con due colpi di testa pericolosi; Esposito ci prova più volte da centro area; Tonali sfiora il vantaggio con un sinistro da fuori. All’88’ arriva finalmente il gol che sblocca la partita: cross di Federico Dimarco, stacco perfetto di Gianluca Mancini e palla nell’angolino basso a sinistra. 1-0 Italia, rete liberatoria più che trionfale.
Nel recupero, con la Moldavia ormai sbilanciata, gli azzurri chiudono i conti: al 90’+2’, su calcio da fermo, cross di Politano e colpo di testa vincente di Francesco Pio Esposito, che trova il 2-0 sotto la traversa. L’Italia porta a casa il risultato, ma non cancella una prestazione sotto tono.
Cosa significa in vista dei playoff
Il 2-0 finale salva la faccia e la classifica, ma non le sensazioni. Contro un avversario modesto e molto chiuso, l’Italia:
- crea tanto ma concretizza troppo poco
- si affida quasi esclusivamente a cross e palle inattive
- fatica a dare ritmo e imprevedibilità alla manovra
Gattuso può aggrapparsi a qualche nota positiva: la reazione nel finale, il carattere mostrato nei minuti conclusivi, l’impatto dei subentrati (Dimarco, Politano, Esposito, Retegui, Frattesi).
Ma il quadro complessivo resta quello di una nazionale che, al momento, non dà garanzie in vista di sfide ben più complicate. Giocando così, con una Italietta lenta, imprecisa e dipendente dagli episodi, il percorso ai playoff si annuncia in salita.


