
L’attesa per la partita di questa sera della Nazionale Italiana guidata dal Commissario Tecnico Rino Gattuso contro la Moldova, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, è finalmente terminata con l’annuncio della formazione ufficiale. Il CT Gattuso ha sorpreso molti schierando un audace e decisamente offensivo 4-2-4, un modulo che promette spettacolo e un approccio molto aggressivo alla gara, fondamentale per conquistare i tre punti e mantenere salda la posizione nel girone di qualificazione.
La scelta di un assetto così sbilanciato in avanti testimonia la chiara volontà di dominare il gioco sin dal primo minuto e di sfruttare al massimo la potenza di fuoco a disposizione nel reparto avanzato. I tifosi sono in fermento e attendono di vedere all’opera questa inedita e intrigante formazione che mira a stravincere contro un avversario sulla carta meno quotato.
La scelta del modulo e i difensori
Il 4-2-4 scelto da Rino Gattuso rappresenta la novità tattica più significativa della serata. Questo schema, raramente adottato dalle Nazionali, è un chiaro segnale delle intenzioni bellicose del tecnico calabrese. Per sostenere un fronte offensivo così massiccio, la linea difensiva dovrà dimostrarsi solida e attenta. Tra i pali, Gattuso ha dato fiducia a Guglielmo Vicario, portiere in grande spolvero che si è guadagnato la maglia da titolare grazie alle sue ottime prestazioni recenti. La sua reattività e la sua capacità di leadership saranno cruciali per guidare la difesa.
Sulle fasce laterali, l’Italia schiera due esterni molto propositivi e dotati di grande corsa: a destra troviamo Raoul Bellanova, noto per le sue incursioni offensive e la sua velocità esplosiva, mentre sulla corsia sinistra è stato scelto Andrea Cambiaso, calciatore dinamico e tatticamente intelligente, capace di fornire assist importanti e di ripiegare con efficacia. La coppia centrale è formata da Gianluca Mancini e Alessandro Buongiorno. Mancini è il veterano del reparto, portatore di esperienza internazionale e aggressività, mentre Buongiorno è il profilo della nuova generazione, un difensore roccioso, abile nel gioco aereo e con una marcatura ferrea. L’affidabilità di questi quattro elementi sarà fondamentale per garantire l’equilibrio in campo.
Il cuore del centrocampo: Tonali e Cristante
Con un modulo a trazione anteriore come il 4-2-4, il ruolo del centrocampo diventa estremamente delicato e cruciale. La mediana, composta dal duo Sandro Tonali e Bryan Cristante, sarà chiamata a un lavoro immane in entrambe le fasi di gioco. Essi costituiscono il fulcro da cui nascono le manovre offensive e il primo baluardo contro le ripartenze avversarie. Sandro Tonali rappresenta la qualità e la visione di gioco. Le sue doti di interdizione, unite a una capacità di passaggio sopraffina, lo rendono il regista ideale per orchestrare la manovra. La sua resistenza fisica sarà determinante per coprire ampie zone di campo. Al suo fianco, Bryan Cristante garantisce la fisicità, la solidità e la copertura necessarie. Cristante è un giocatore instancabile, abile nel recupero palla e capace di fornire un sostegno costante alla difesa, agendo da vero e proprio schermo davanti ai centrali. La loro intesa e la loro disciplina tattica saranno la chiave di volta per non sbilanciare eccessivamente la squadra e per assicurare il giusto supporto all’attacco a quattro punte.
L’artiglieria pesante in attacco
Il reparto offensivo è senza dubbio il punto focale di questa Italia. Gattuso ha schierato una vera e propria artiglieria pesante, distribuita su quattro elementi di assoluto valore e impatto. Sulle corsie esterne troviamo due ali pure, dotate di grande dribbling e fiuto del gol. A destra, Riccardo Orsolini è stato scelto per la sua imprevedibilità, il suo micidiale mancino e la sua abilità nel saltare l’uomo per concludere a rete o crossare al centro. Sulla fascia opposta, Mattia Zaccagni garantisce fantasia, agilità e una costante minaccia per la difesa avversaria, grazie ai suoi tagli improvvisi e alla sua capacità di servire i compagni.
Il tandem offensivo centrale è formato da Giacomo Raspadori e Gianluca Scamacca, una coppia che unisce qualità tecniche differenti ma complementari. Giacomo Raspadori è un attaccante moderno, tuttocampista che ama muoversi tra le linee, rapido e con una tecnica eccellente che lo rende difficile da marcare. Gianluca Scamacca, invece, è la punta di diamante del reparto, forte del suo strapotere fisico, della sua potenza nel tiro e della sua presenza aerea, fungendo da riferimento cruciale per i cross provenienti dalle fasce. La combinazione di questi quattro attaccanti promette una pressione costante e una moltitudine di soluzioni offensive per scardinare la difesa moldava.


