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“Rinuncio all’incarico”. Garlasco, altro terremoto per Lovati: l’annuncio spiazza tutti

Pubblicato: 13/11/2025 13:39

Alfredo Scaccia fa marcia indietro. Nelle ultime ore, l’ex portavoce di Massimo Lovati ha annunciato la decisione di rinunciare al proprio incarico, a causa delle polemiche seguite alla diffusione di notizie sul suo recente coinvolgimento giudiziario.

In un videomessaggio diffuso sui social, Scaccia ha dichiarato: “Con una forte tristezza nel cuore annuncio di aver rinunciato al ruolo di portavoce dell’avvocato Massimo Lovati. Le sortite pubbliche di alcuni mezzi di informazione, che hanno ritenuto di mettere in risalto la mia sventura parlando soltanto del mio arresto, mi impongono una repentina marcia indietro”.

L’ormai ex portavoce ha aggiunto di aver “formalizzato la rinuncia via PEC all’avvocato Lovati”, il quale gli avrebbe chiesto di attendere “3 o 4 giorni per chiarire alcune situazioni personali con altri legali che lo rappresentano”.

Ma chi è Alfredo Scaccia e a quale arresto si riferisce? Il nome del portavoce era tornato alla ribalta nel marzo 2025, quando la Procura di Verbania aveva disposto il suo arresto insieme al figlio Gabriele e a un luogotenente dei Carabinieri.

Le accuse formulate dagli inquirenti sono pesanti: corruzione, accesso abusivo a un sistema informatico e rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo l’ipotesi investigativa, Scaccia avrebbe ottenuto – dietro compenso – informazioni riservate su procedimenti giudiziari in corso in diverse procure italiane.

Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Verbania, avevano portato a intercettazioni, perquisizioni e sequestri di dispositivi elettronici e documenti. Il giudice per le indagini preliminari, Mauro D’Urso, aveva ritenuto sussistente il pericolo di inquinamento probatorio, disponendo quindi misure cautelari.

Il caso Scaccia si intreccia con la lunga inchiesta sul delitto di Garlasco e con la complessa vicenda giudiziaria che coinvolge Massimo Lovati, ex legale di Andrea Sempio. Una storia che, tra colpi di scena e dichiarazioni pubbliche, continua a catturare l’attenzione mediatica.

Nel frattempo, nel pomeriggio di giovedì 13 novembre, Lovati è atteso a Brescia, dove sarà ascoltato come persona informata dei fatti nell’indagine sulla presunta corruzione in atti giudiziari che vede tra gli indagati l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e Giuseppe Sempio, padre di Andrea.

Le prossime ore saranno decisive per chiarire il futuro legale di Lovati e per capire se le dimissioni di Scaccia segneranno un punto di svolta nella già intricata vicenda giudiziaria che continua a tenere banco tra Garlasco, Pavia e Verbania.

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