
In un lembo di bosco a ridosso di Cave è stato ritrovato il corpo di Axenia Manoli, trentunenne di origini moldave scomparsa il giorno precedente dopo aver accompagnato i figli a scuola. La donna, che da due anni e mezzo viveva a Valmontone, era salita sulla sua Toyota Yaris nera indossando una felpa rosa, per poi far perdere le sue tracce. Le ricerche erano partite subito grazie alla denuncia del compagno e al coinvolgimento dell’associazione Penelope Lazio, fino al tragico epilogo nelle prime ore del mattino successivo.
Il corpo senza vita è stato individuato a circa duecento metri dall’auto, trovata chiusa con le chiavi che Axenia aveva ancora addosso. L’area di ritrovamento si trova in una zona boschiva vicina al centro abitato. Sul posto gli investigatori non hanno rilevato segni di colluttazione o elementi che indichino la presenza di terzi, orientando l’ipotesi, al momento prevalente, verso un gesto volontario.
Le ultime ore della scomparsa
Axenia aveva accompagnato i figli a scuola, come ogni mattina, prima di allontanarsi in auto. Quando non è rientrata, il compagno ha sporto denuncia ai carabinieri di Cave, dando il via alle ricerche che hanno coinvolto strade secondarie, zone rurali e aree boschive. La Yaris è stata individuata per prima, poi il corpo, nascosto dalla vegetazione ma non distante dal parcheggio improvvisato.
Gli accertamenti medico-legali chiariranno tempi e dinamica del decesso. Nel frattempo, gli investigatori stanno raccogliendo ogni informazione utile dal compagno e dalle persone vicine alla donna, anche alla luce della denuncia che in passato Axenia aveva presentato contro l’ex compagno.
Le verifiche degli investigatori
Gli inquirenti restano cauti: l’ipotesi del gesto volontario è quella più probabile, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Nulla, al momento, indicherebbe un intervento esterno. Resta il vuoto lasciato da una madre di trentun anni che aveva provato a ricostruirsi una vita, e resta un bosco che ha custodito le sue ultime tracce, prima del ritrovamento che ha messo fine a un’attesa carica di speranza e paura.


