
Nessun via libera alle «fritture di pesce e ai voltagabbana», espressioni ormai simboliche nel confronto politico campano. La presidente del Consiglio apre così il suo intervento al Palapartenope di Napoli, attaccando l’accordo tra Vincenzo De Luca e Roberto Fico: il primo definiva l’ex presidente della Camera «incapace», mentre Fico lo bollava come «impresentabile».
Davanti alla platea, Giorgia Meloni lancia la candidatura di Edmondo Cirielli, viceministro della Farnesina e figura di primo piano di Fratelli d’Italia in Campania, presentato come un «uomo coerente» che «non cambia posizione per convenienza». Il centrodestra, ricorda la premier, «è nato per ribaltare i pronostici» e anche in regione può arrivare la «remuntada».
Meloni invita il pubblico a un passaparola diffuso: «Andate in ogni piazza, in ogni quartiere, in ogni strada della Campania e parlate di Edmondo Cirielli, del nostro programma». Poi l’affondo: «C’è un’alternativa alla rassegnazione, ai fallimenti, al clientelismo, alle prese in giro, alle fritture di pesce per fare voti, ai voltagabbana, a chi ha rinnegato tutto pur di sedere su una poltrona».
L’attacco sulla sanità e la “commedia napoletana”
La premier concentra il primo affondo sui risultati della sanità regionale rivendicati da De Luca: «Un gioco delle carte», afferma, accusando il governatore di «prendere in giro» i cittadini.
Poi il riferimento a Fico: «Definiva il Pd il pericolo numero uno del Paese e oggi si allea con De Luca». Una contraddizione che, secondo Meloni, rimetterebbe in discussione anni di battaglie del Movimento 5 Stelle. «Mentivano prima o Fico ha deciso di far parte di quel sistema che dicevano di combattere?». La chiosa è un’altra stoccata: tra De Luca e Fico sarebbe in scena una “commedia napoletana”, anche se quella autentica sarebbe «molto più nobile».
Ora in diretta da Napoli https://t.co/GiG6ZbHayq
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 14, 2025
Gli impegni rivendicati e la visione per il Sud
Meloni torna alla chiusura della campagna per le Politiche di tre anni fa, tenuta proprio a Napoli. «Non venimmo a promettere assistenzialismo», sottolinea. L’obiettivo dichiarato era permettere al Sud di competere «ad armi pari», senza modelli che rendessero le persone «dipendenti dalla politica».
La premier rivendica di essere tornata «a testa alta» grazie agli impegni che sostiene di aver mantenuto: dalla bonifica di Bagnoli al superamento del reddito di cittadinanza, una riforma che avrebbe distinto «chi poteva lavorare e chi non era in condizione di farlo». «Se si sono arrabbiati i furbi e gli approfittatori, ce ne faremo una ragione».
Infine, un passaggio sul futuro della regione: «La Campania può diventare la locomotiva d’Italia», afferma Meloni, indicando lo sviluppo del Sud come uno dei pilastri dell’azione di governo.

