
L’ombra del mistero si addensa sulla tragica morte di Nunzia Cappitelli, la donna di 51 anni trovata senza vita nella sua abitazione a Marianella, periferia nord di Napoli, nel pomeriggio di venerdì 14 novembre 2025. Il caso, inizialmente trattato con cautela, ha assunto una nuova e drammatica svolta con l’emergere di un dettaglio cruciale: la vittima aveva sporto ben due denunce per stalking contro due uomini distinti.
Questa rivelazione aggiunge un elemento estremamente delicato a un’indagine che è ancora alla ricerca di risposte definitive, oscillando tra l’ipotesi di un fatale incidente domestico e quella ben più inquietante di un femminicidio o di un atto di violenza subito.
Le denunce per stalking e gli indagati
Le ultime informazioni diramate dagli investigatori della Polizia di Stato hanno portato alla luce l’esistenza di due procedimenti per stalking avviati dalla stessa Nunzia Cappitelli. Secondo quanto riportato dall’Ansa, uno degli uomini denunciati è proprio il giovane che, in compagnia di un amico, ha dato l’allarme dopo aver rinvenuto il corpo della donna. Questa coincidenza è un punto focale dell’indagine. La seconda persona denunciata è stata descritta come un uomo meno giovane, il quale, analogamente al primo, avrebbe assunto comportamenti ossessivi nei confronti della vittima.
Entrambi gli uomini, ritenuti informati sui fatti in virtù delle pregresse denunce, sono stati ascoltati a lungo in Questura, protraendosi fino a tarda notte, insieme ad altre persone il cui contributo potrebbe risultare utile per chiarire la dinamica degli eventi. L’esistenza di questi precedenti legati a condotte persecutorie rende l’ipotesi di una violenza o di una colluttazione molto più concreta e meritevole di un approfondimento investigativo serrato.
Il contesto del ritrovamento e i reperti
La scena del ritrovamento, nell’abitazione di piazza Sant’Alfonso, è stata sottoposta a meticolosi rilievi da parte degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, del Commissariato Chiaiano e della Squadra Mobile. Un elemento che ha immediatamente destato preoccupazione è stata la presenza di una ferita alla testa sul corpo della 51enne. Oltre a ciò, gli investigatori hanno proceduto al sequestro di una bottiglia di vetro rotta rinvenuta all’interno dell’appartamento. Questo oggetto in frantumi è un reperto fondamentale, poiché, in caso di delitto, potrebbe essere compatibile con l’arma utilizzata per l’eventuale aggressione. Il trauma cranico e l’oggetto sequestrato alimentano i dubbi e mantengono aperta l’indagine su un duplice binario: quello dell’incidente o quello del delitto, con la Procura di Napoli che, al momento, invita alla massima prudenza prima di trarre conclusioni definitive.
Il nodo cruciale dell’autopsia
Attualmente, l’intero caso è sospeso in attesa di un riscontro scientifico che possa dirimere ogni dubbio: l’autopsia. Soltanto l’esame autoptico, disposto dalle autorità competenti, sarà in grado di fornire la chiave di lettura decisiva per comprendere la natura della morte di Nunzia Cappitelli. Nello specifico, l’accertamento medico-legale dovrà stabilire se il trauma alla testa sia stato provocato da una caduta accidentale – magari dovuta a un malore improvviso o a un infortunio domestico – o se, al contrario, sia stato l’esito di un colpo violento inferto da terzi, magari nel corso di una lite o di una colluttazione. Nonostante le denunce per stalking rendano verosimile l’ipotesi di una violenza, i primi riscontri medico-legali effettuati sul posto non avrebbero, per ora, confermato la presenza di tracce evidenti e inequivocabili di aggressione. La verità si cela tra questi due scenari contrapposti, in attesa del verdetto della scienza.
Scenario investigativo tra ipotesi e fatti
Le forze dell’ordine, che hanno lavorato intensamente sin dal ritrovamento, mantengono aperto ogni possibile scenario, in linea con le indicazioni della Procura. L’ipotesi del femminicidio non può essere esclusa proprio in virtù delle precedenti minacce e delle ossessioni denunciate dalla vittima. Tuttavia, l’assenza di tracce oggettive di aggressione al momento dei primi rilievi impone di considerare con pari serietà l’eventualità di un tragico e banale incidente domestico. La bottiglia di vetro rotta, la ferita alla testa, le denunce per stalking e le deposizioni delle persone ascoltate costituiscono un complesso mosaico che gli inquirenti stanno faticosamente cercando di ricomporre. La comunità di Marianella e l’intera opinione pubblica attendono ora gli esiti degli accertamenti autoptici, previsti per chiarire se la morte di Nunzia Cappitelli sia stata una fatalità o l’ennesima, drammatica, conseguenza di una violenza preannunciata e denunciata. L’ultimo aggiornamento risale a sabato 15 novembre 2025, alle ore 12:02, e il caso resta ufficialmente sospeso tra tragedia e crimine.


