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Trump, furia senza limiti contro l’amica: “Una pazza”

Pubblicato: 15/11/2025 21:22

La rottura tra Donald Trump e Marjorie Taylor Greene diventa definitiva con il messaggio in cui il presidente annuncia il ritiro del suo sostegno alla deputata della Georgia, definendola “una pazza farneticante” e invitando apertamente a sfidarla nelle prossime primarie repubblicane. Trump descrive gli ultimi mesi come una sequenza di critiche continue da parte dell’ex alleata, indicando le sue posizioni sempre più ostili sulla politica estera — dall’Ucraina al sostegno militare a Israele — e sulle scelte interne. La frattura, già evidente nelle settimane precedenti, è esplosa quando Greene ha sostenuto la pubblicazione degli Epstein files, contestando la decisione del presidente di opporsi alla diffusione dei documenti legati al finanziere morto in carcere nel 2019. Nel suo post, Trump ribattezza la deputata “Brown”, spiegando che “l’erba verde diventa marrone quando marcisce”, e la definisce una “vergogna per il grande partito repubblicano”.

Lo strappo definitivo

Lo scontro si è acceso dopo la posizione di Greene a favore della pubblicazione degli Epstein files, da lei definita una scelta necessaria per trasparenza, e che secondo la deputata rappresenta “un enorme errore di calcolo” da parte del presidente. Trump afferma che l’ex fedelissima si sarebbe rivoltata contro di lui perché non riusciva più a parlargli, dichiarando che “non posso prendere ogni giorno le telefonate di una pazza farneticante”. La replica della deputata arriva immediatamente, sempre sui social, dove accusa il presidente di aver detto bugie sul suo conto e ricorda il sostegno offerto negli anni “con troppo del mio tempo prezioso e dei miei fondi personali”. Greene aggiunge che il suo riferimento non è Trump ma Dio, affermando che “servo il mio distretto elettorale e il popolo americano”.

Le radici dello scontro

Greene è stata tra i quattro repubblicani che hanno firmato la petizione per obbligare la leadership della Camera a mettere ai voti la legge per rendere pubblici nuovi documenti sul caso Epstein. Una scelta che aveva già provocato irritazione nel presidente, che pochi giorni prima della rottura aveva dichiarato che la deputata “ha smarrito la strada” dopo un suo post critico sull’attenzione dedicata alla politica estera a scapito dei problemi interni come il carovita o la scadenza dei sussidi federali sanitari. Le parole più dure rivolte da Greene riguardano l’opposizione di Trump al rilascio dei documenti: secondo la deputata, “è sbalorditivo con quanta forza si stia battendo per fermare la pubblicazione degli Epstein file”, mentre gli americani vorrebbero che lo stesso impegno fosse rivolto alle difficoltà quotidiane di uomini e donne che faticano a sostenere le proprie famiglie. Una posizione che ha chiuso definitivamente ogni possibilità di ricomporre il rapporto tra i due e ha aperto una nuova linea di scontro nel Partito repubblicano.

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