
Erano di rientro nella loro città, Brindisi, al termine di una visita ginecologica per attestare che la gravidanza proseguisse bene. Otto mesi e più, meno di trenta giorni alla nascita della bimba.
La neonata è venuta al mondo – con esito drammatico – la notte stessa con un cesareo d’urgenza, deciso al culmine di una riunione dell’equipe medica dell’ospedale Perrino di Brindisi, che ha valutato necessario quell’estremo tentativo per salvarla dopo il gravissimo trauma riportato dalla madre.
Lo scontro è avvenuto sulla provinciale 613, collegamento tra Lecce e Brindisi, all’altezza di Torchiarolo. La dinamica è ancora al vaglio degli investigatori, ma il risultato è stato tragico: la bimba è nata morta, probabilmente per morte endouterina fetale causata dai politraumi subiti nel violento impatto.
Nell’incidente sono stati coinvolti una Volkswagen, su cui viaggiava la coppia, una Peugeot e un camion. La Volkswagen è stata ridotta a un ammasso di lamiere, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre la donna.

Il marito, invece, è stato trovato riverso sull’asfalto, sbalzato fuori dall’auto. Entrambi ora si trovano in Rianimazione, in gravi condizioni, con la donna sotto stretta osservazione e il marito con un grave trauma toracico e diverse fratture.
La prognosi di entrambi resta riservata. La polizia stradale indaga sulla dinamica dell’incidente, valutando tutte le piste, inclusa la possibile distrazione del camionista. Per fugare ogni dubbio, oltre al sequestro dei veicoli, è stato disposto anche il sequestro del cellulare del guidatore del tir.
I mezzi coinvolti si trovano ora nel deposito giudiziario. La speranza della città è che il decorso ospedaliero della coppia prosegua nel migliore dei modi.
L’incidente, sin dai primi istanti, era apparso grave, con la coppia a riportare le conseguenze peggiori, mentre il conducente del camion e gli occupanti dell’altro veicolo sono rimasti illesi.
La Volkswagen viaggiava in direzione Nord, verso Brindisi. Il tratto stradale è stato temporaneamente chiuso per consentire la bonifica dell’area e il traffico deviato allo svincolo per Torre San Gennaro, creando code lunghe circa dieci chilometri.


