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I ministri di Esteri e Difesa inglesi a Napoli sulla portaerei “pronta alla guerra”

Pubblicato: 17/11/2025 15:17

Per la prima volta, la portaerei britannica HMS Prince of Wales della Royal Navy e i suoi jet operano ufficialmente sotto il comando diretto della NATO. Il Carrier Strike Group ha infatti raggiunto la Full Operating Capability, ovvero la piena capacità operativa che consente di partecipare a missioni reali con caccia di quinta generazione, sistemi di sorveglianza avanzati e un ampio supporto navale.

L’annuncio arriva mentre la portaerei si trova al largo della costa di Napoli, dove avrebbe dovuto ospitare il vertice “2+2”, dedicato a Esteri e Difesa, con la partecipazione di Antonio Tajani e Guido Crosetto per l’Italia. L’incontro, che prevedeva la presenza dei ministri britannici Yvette Cooper e John Healey, è stato però cancellato a causa del maltempo e sostituito da una videoconferenza.

La HMS Prince of Wales, nave comando del gruppo portaerei britannico, è attualmente ormeggiata davanti al porto partenopeo dopo aver concluso le esercitazioni NATO Falcon Strike nel Mediterraneo. Le manovre hanno coinvolto jet britannici e italiani, rafforzando l’interoperabilità tra le due forze armate.

Nel comunicato diffuso dal Ministero della Difesa del Regno Unito viene sottolineato come questa decisione rappresenti un passo chiave nella strategia “NATO-first” adottata da Londra nel quadro della nuova Strategic Defence Review. L’ingresso della portaerei sotto comando NATO potenzierà sensibilmente la letalità e la prontezza dell’Alleanza.

Per la prima volta, infatti, l’Alleanza Atlantica avrà a disposizione un gruppo d’attacco navale dotato dei più avanzati F-35 di quinta generazione, conferendo alla NATO una capacità operativa di altissimo livello. Gli F-35 britannici hanno preso parte alle manovre Falcon Strike insieme ai jet italiani, testimoniando la collaborazione sempre più stretta fra i due Paesi.

Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha definito questo passaggio “un momento di orgoglio” per il Regno Unito, sottolineando che il Paese sta intensificando il proprio contributo alla sicurezza europea. Healey ha rimarcato come l’integrazione delle forze navali e aeree italiane e britanniche rappresenti un esempio concreto di cooperazione strategica.

L’attenzione ora si sposta sulla prossima esercitazione NATO Neptune Strike, per la quale il Carrier Strike Group britannico lavorerà a stretto contatto con gli alleati nel Mediterraneo. Le operazioni metteranno alla prova la capacità della NATO di colpire obiettivi in mare attraverso missioni aeree imbarcate su portaerei e manovre militari congiunte.

La Neptune Strike includerà anche esercitazioni antisommergibile e sbarchi anfibi, elementi chiave per verificare la prontezza delle forze navali e aeree dell’Alleanza. La HMS Prince of Wales è attualmente la portaerei con il maggior numero di jet F-35 di quinta generazione imbarcati da un’unica nazione.

La mossa invia un segnale politico e militare chiaro, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da nuove tensioni. Con la piena capacità operativa, la portaerei britannica rappresenta un messaggio diretto anche alla Russia di Vladimir Putin, dimostrando la determinazione della NATO nel rafforzare la propria presenza nel Mediterraneo e la propria capacità di deterrenza.

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