
Il mondo dello sport italiano è in apprensione per le condizioni di salute di Mario Cipollini, l’ex ciclista professionista, soprannominato “Re Leone” e considerato uno dei più grandi velocisti della storia del ciclismo. La notizia del suo ricovero in ospedale ad Ancona ha fatto rapidamente il giro dei media e dei social network, generando preoccupazione tra i suoi fan e i suoi ex colleghi. Lo stesso Cipollini, con grande trasparenza e serenità, ha scelto di condividere la situazione direttamente con il suo pubblico attraverso un video pubblicato sul suo profilo Instagram, fornendo dettagli sui suoi recenti problemi cardiaci e sulle procedure mediche a cui si sta sottoponendo.
I problemi cardiaci e il monitoraggio continuo
I motivi del ricovero sono legati a persistenti problemi cardiaci. Cipollini ha spiegato che il suo cuore “continua a fare un po’ le bizze”, indicando che non si tratta di una problematica insorta all’improvviso, ma di una condizione già nota che richiede un costante monitoraggio. L’anno precedente, infatti, l’ex sprinter lucchese, classe 1967, era già stato sottoposto a un intervento per l’inserimento di un loop recorder. Si tratta di un piccolo dispositivo impiantabile, una sorta di “registratore” cardiaco sottocutaneo, che permette di monitorare in maniera continuativa la sua situazione cardiaca di frequenza. Attraverso questo strumento e un’applicazione dedicata installata sul suo telefono cellulare, i medici dell’ospedale di Ancona possono tenere sotto stretta osservazione l’attività elettrica del suo cuore.
L’allarme del registratore e il nuovo studio
È stato proprio il loop recorder a segnalare che qualcosa non stava funzionando correttamente in questo periodo, facendo scattare l’allarme tra il personale medico. Come ha raccontato lo stesso Cipollini, il registratore ha indicato che “qualcosa purtroppo non ha funzionato bene in questo periodo”, portando i medici a richiamarlo immediatamente per approfondimenti. Di conseguenza, i sanitari hanno ritenuto necessario eseguire un nuovo “studio” approfondito. Questa procedura specialistica, come spiegato da Cipollini, implica che i medici, utilizzando delle sonde specializzate, cercheranno di ristimolare alcune situazioni a livello cardiaco. L’obiettivo è quello di verificare se queste stimolazioni possano scatenare qualcosa di dannoso e, in tal caso, di individuare il problema e cercare un modo per intervenire per risolverlo.
L’ipotesi di un defibrillatore sottocutaneo
Durante il suo resoconto, Mario Cipollini ha anche rivelato la possibilità di un’opzione terapeutica più invasiva, se i risultati dello studio dovessero richiederla. Ha menzionato, infatti, l’ipotesi di impiantare un defibrillatore sottocutaneo. Tuttavia, ha espresso la speranza di poter evitare tale evenienza, dicendo di augurarsi assolutamente di no riguardo a questa specifica procedura. Nonostante la gravità della situazione e delle ipotesi sul tavolo, l’ex campione ha mostrato grande fiducia nelle cure che sta ricevendo. Ha sottolineato di essere nelle mani di persone estremamente preparate, professionisti di cui ha una grandissima fiducia. Inoltre, ha elogiato il centro qua ad Ancona, ritenendolo all’altezza della situazione per la gestione del suo caso.
La serenità e l’atteggiamento positivo
Nonostante il momento difficile e la necessità di affrontare nuove procedure mediche, l’atteggiamento di Mario Cipollini è improntato alla serenità e al coraggio. L’ex velocista, noto per il suo carattere combattivo e la sua determinazione durante la carriera agonistica, ha voluto lasciare un messaggio di positività e resilienza. Ha concluso il suo annuncio con parole che riflettono una filosofia di vita improntata alla lotta: “La vita è questa, bisogna andare avanti, non mollare mai, non abbattersi”. Ha poi ribadito di essere sereno e tranquillo, anche in virtù del fatto di essere circondato da persone che considera come degli amici oltre che professionisti sanitari. La vicinanza al personale medico e la fiducia nel centro ospedaliero di Ancona sembrano essere pilastri fondamentali per affrontare questo periodo delicato.


