
Mossa a sorpresa di Donald Trump, che rompe gli indugi e dichiara di sostenere l’iniziativa dei legislatori repubblicani per rendere pubblici nuovi fascicoli legati al caso Jeffrey Epstein, il finanziere coinvolto in reati di molestie sessuali e morto in carcere nel 2019.
“I repubblicani della Camera dovrebbero votare per pubblicare i file Epstein, perché non abbiamo nulla da nascondere”, ha scritto l’ex presidente sulla sua piattaforma Truth Social, ribaltando la posizione finora attribuitagli dai suoi stessi detrattori.
Lo scontro sul caso
La svolta arriva dopo giorni di tensione interna: alcuni democratici hanno accusato Trump di aver tentato di bloccare il voto, sostenendo che stesse cercando di evitare l’emersione di dettagli scomodi, a seguito della diffusione di email in cui Epstein lasciava intendere che Trump fosse a conoscenza della presenza di “ragazze”.
Una teoria liquidata dal tycoon come una “bufala di Epstein”, ma sufficiente ad alimentare una frattura nel cuore del Partito Repubblicano.
Lo scontro ha avuto ricadute immediate anche nell’area MAGA: nel weekend Trump ha infatti ritirato il suo sostegno alla ricandidatura di Marjorie Taylor Greene per il 2026, segnale della crescente irritazione verso chi – a suo giudizio – starebbe permettendo ai democratici di “usare” alcuni membri del partito.
Nel suo intervento social, Trump ha rilanciato chiedendo alla procuratrice generale Pam Bondi e all’FBI di indagare non solo sui legami tra Epstein e l’ex presidente Bill Clinton, ma anche su quelli con l’ex rettore di Harvard Larry Summers, già segretario al Tesoro sotto l’amministrazione democratica.
Il caso Epstein, da anni al centro di teorie, inchieste e sospetti bipartisan, torna così al centro del dibattito politico americano. Il finanziere, prima della morte, si era dichiarato colpevole nel 2008 di sollecitazione alla prostituzione, anche con minorenne, ed era stato registrato come sex offender in Florida.
Ora la pubblicazione dei fascicoli potrebbe diventare un nuovo terreno di scontro nella già incandescente campagna elettorale statunitense.


