
La recente partenza di Papa Leone da Castel Gandolfo ha fornito un momento di riflessione prezioso sul tema del benessere personale e dell’equilibrio. Interrogato dai giornalisti sulla sua routine e su come trascorresse il tempo all’interno della residenza estiva di Villa Barberini, il Pontefice ha offerto una risposta che è andata oltre la semplice cronaca, trasformandosi in un vero e proprio consiglio di vita.
La sua dichiarazione, concisa ma profondamente significativa, è stata: “Tutti dovrebbero fare attività per il corpo e per l’anima“. Questo invito, rivolto indistintamente a tutti, sottolinea l’importanza di non trascurare nessuna delle due dimensioni fondamentali dell’esistenza umana: quella fisica e quella spirituale/mentale. L’esempio del Papa non è solo un aneddoto, ma un modello di come persino una figura con responsabilità così immense trovi il tempo e la necessità di prendersi cura di sé.
L’equilibrio tra attività e riposo
Il concetto di equilibrio è emerso con grande chiarezza dalle parole di Papa Leone. Il Pontefice ha infatti dettagliato le sue giornate, dimostrando una pianificazione consapevole che alterna momenti di impegno a parentesi di svago e cura personale. Non si tratta di isolarsi dal mondo, ma di integrare l’azione con la riflessione. Le attività menzionate includono un “po’ di sport“, un’azione che riconosce il bisogno del corpo di movimento e vitalità; un “po’ di lettura“, che nutre la mente e l’anima attraverso la conoscenza e la meditazione; e un “po’ di lavoro” e “telefonate“, che indicano la continuità dei suoi doveri e impegni istituzionali. Questa alternanza dimostra che l’efficacia nel lavoro è strettamente legata alla capacità di staccare e rigenerarsi.
Nell’ambito delle attività fisiche, Papa Leone ha specificato due passatempi che denotano una ricerca di leggerezza e movimento. Ha citato l’impegno in un “po’ di tennis” e l’utilizzo della “piscina“. Questi sport non sono stati scelti a caso; il tennis richiede coordinazione, rapidità e concentrazione, mentre la piscina offre un esercizio completo e spesso rilassante, ideale per distendere i muscoli e la mente. Questi dettagli forniscono una visione molto concreta e umana del Pontefice, smentendo l’idea che la vita spirituale debba essere statica o priva di impegno fisico. Al contrario, il benessere del corpo è presentato come un prerequisito per la chiarezza mentale e la forza spirituale. È un messaggio potente per tutti coloro che si sentono in dovere di sacrificare la propria salute fisica in nome di impegni lavorativi o di altro tipo.
Il consiglio spirituale: la pausa settimanale
Il consiglio finale del Papa è forse il più rilevante in una società caratterizzata da ritmi frenetici e da una pressione costante a produrre. “Tutti dovrebbero farlo“, ha ribadito il Pontefice, riferendosi all’abitudine di dedicare tempo a sé stessi. Ma il punto focale della sua raccomandazione risiede nell’enfasi sulla pausa. Sottolineando: “A me fa molto bene una pausa durante la settimana“, Papa Leone non sta parlando solo di un giorno festivo, ma di un momento strutturato di distacco. Questo non è semplice ozio, ma una disciplina attiva che permette di ricaricare le energie e di ristabilire le priorità. La pausa settimanale funge da punto di ricalibrazione, essenziale per prevenire il burnout e mantenere alta la qualità del lavoro e della vita spirituale. È un invito a rispettare i ritmi naturali dell’essere umano e a non cadere nella trappola di una produttività ininterrotta e insostenibile.
Implicazioni per la vita moderna
La saggezza di Papa Leone ha implicazioni significative per il mondo contemporaneo. La sua affermazione che tutti debbano curare corpo e anima è un promemoria vitale nell’era digitale, dove l’eccesso di connettività può portare a un senso di disconnessione interiore. Le sue attività, che spaziano dallo sport all’impegno intellettuale (lettura) e al mantenimento dei legami (telefonate), delineano un modello di wellness olistico. La sua testimonianza suggerisce che la vera forza e la capacità di leadership non derivano da una fatica incessante, ma da una gestione saggia delle proprie risorse, che include il diritto al riposo e allo svago. L’esempio del Papa si allinea, in modo indiretto ma efficace, con la necessità di protezione e sicurezza nella vita di tutti i giorni, come suggerito dal messaggio sull’allarme Verisure, evidenziando che il benessere è un concetto ampio che comprende anche la tranquillità e la sicurezza personale e ambientale.


