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Morte David Rossi, arriva la svolta: un uomo misterioso appare nel video. Indagano i Ris

Pubblicato: 18/11/2025 18:52

La Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, presieduta dal deputato Gianluca Vinci, ha compiuto un passo significativo nelle sue indagini, deliberando di affidare al RIS (Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri) l’incarico di effettuare analisi comparative di estrema importanza.

Queste analisi mirano a confrontare la sagoma misteriosa che compare, al telefono, in uno dei video girati nel vicolo dove fu rinvenuto il corpo senza vita dell’ex manager di Monte dei Paschi di Siena, con i dati fisici di un individuo specifico. La notizia di questa decisione, che rappresenta un potenziale punto di svolta nell’inchiesta, è stata riferita all’Adnkronos direttamente dal presidente della Commissione, l’onorevole Vinci, al termine di una giornata di audizioni particolarmente rilevante e densa di sviluppi.

La svolta nelle audizioni

La decisione di procedere con l’accertamento tecnico-scientifico è maturata in seguito a una nuova sessione di audizioni che ha visto la Commissione di inchiesta ascoltare tre testimoni chiave: Giovanna Ricci, ex dipendente del Comune di Siena, Maurizio Montigiani, dipendente del Monte dei Paschi di Siena, e Cristina Casini, anch’essa dipendente del Comune di Siena. Questi tre soggetti erano già stati ascoltati dalla Commissione in precedenza, ma la necessità di risentirli era emersa a causa di contraddizioni e discrepanze rilevate nelle loro testimonianze iniziali. Il lavoro della Commissione, quindi, si è focalizzato sulla ricostruzione accurata degli eventi e sulla verifica della coerenza delle diverse versioni fornite dai testimoni. È proprio durante questa seduta odierna, che peraltro si è svolta in forma pubblica, che si è verificato l’evento che ha innescato la rapida reazione della Commissione: la testimone Giovanna Ricci ha formalmente fatto il nome di un uomo.

Il riconoscimento della sagoma

Giovanna Ricci ha sostenuto di aver riconosciuto l’uomo nella sagoma che appare nel filmato, descrivendo la scena in modo preciso: l’individuo “si affaccia al vicolo di Monte Pio con il telefono in mano e poi arretra”. Il riconoscimento, secondo la testimonianza di Ricci, è avvenuto dopo aver visionato il filmato, il quale era stato anche diffuso sul web. La testimone ha motivato la sua certezza affermando di aver riconosciuto l’uomo poiché si trattava di una persona che conosceva “molto bene”, e il riconoscimento è stato rafforzato dalle sue “movenze”, un elemento spesso ritenuto cruciale nell’identificazione di un individuo attraverso un video, specie in presenza di immagini non ottimali. Questa dichiarazione, rilasciata in un contesto ufficiale e pubblico, ha immediatamente conferito un nuovo e decisivo impulso all’intera inchiesta, trasformando un elemento video fino ad allora misterioso in un potenziale indizio concreto con un nome e un cognome associati.

Il mandato urgente al RIS

A fronte di un’indicazione così specifica e circostanziata fornita in audizione, la Commissione, sotto la guida del presidente Vinci, ha agito con tempestività ed efficacia. Il presidente Vinci ha immediatamente riferito all’Adnkronos di aver dato mandato al tenente colonnello Gregori del RIS di eseguire gli “accertamenti” necessari. La richiesta è stata formulata con un senso di urgenza e la necessità di un approfondimento tecnico-scientifico non procrastinabile. La Commissione ha, pertanto, richiesto al RIS una relazione dettagliata, evidenziando l’intenzione di chiarire rapidamente la corrispondenza tra la sagoma nel filmato e l’individuo nominato. L’obiettivo è quello di trasformare un’ipotesi basata su un riconoscimento visivo in un dato oggettivo supportato da prove scientifiche inconfutabili, eliminando ogni possibile ambiguità o errore di percezione.

Le procedure di confronto antropometrico

Il percorso stabilito per l’accertamento prevede una serie di passaggi ben definiti. L’uomo il cui nome è stato fatto da Giovanna Ricci verrà “convocato nei prossimi giorni” dalla Commissione. L’atto formale di convocazione ha lo scopo di acquisire i dati fisici necessari per l’analisi comparativa, in particolare l’altezza dell’individuo. Una volta ottenuti questi elementi, si potrà procedere con il confronto antropometrico con la sagoma catturata nel video. Questo tipo di analisi specialistica, affidata al RIS, è fondamentale per determinare scientificamente la compatibilità o l’esclusione tra le proporzioni corporee della persona inquadrata e quelle dell’individuo identificato dalla testimone. Il presidente Vinci ha sottolineato l’importanza di eseguire questa verifica “nel più breve tempo possibile”, invocando il “bene di tutti” e, in particolare, l’interesse della persona stessa a vedere la propria posizione chiarita rapidamente attraverso la scienza.

Coerenza delle testimonianze

Infine, il presidente Vinci ha fornito un aggiornamento anche su un’altra valutazione compiuta dalla Commissione in merito alle audizioni del giorno. Nei giorni precedenti la seduta, era stata avanzata l’ipotesi di procedere a un confronto diretto tra i tre testimoni ascoltati, una prassi talvolta adottata per dirimere le contraddizioni nelle versioni. Tuttavia, la Commissione ha stabilito che tale confronto non era più necessario. Vinci ha spiegato che le “loro dichiarazioni si sono allineate” durante l’audizione odierna, portando la Commissione a ritenere superata la necessità di un confronto formale e concentrando l’attenzione sui nuovi e decisivi elementi emersi riguardanti la sagoma misteriosa e il suo presunto riconoscimento.

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