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Andrea Sempio: “Vivo chiuso in cameretta, è come essere ai domiciliari”

Pubblicato: 19/11/2025 19:43

“Non posso negarlo”. Nel pieno della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, Andrea Sempio torna a parlare e racconta il peso delle indagini sulla sua quotidianità. Ospite della trasmissione “Cinque minuti”, l’uomo – nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi – ha ammesso di sentirsi “un po’ perseguitato”. Stasera Sempio sarà anche ospite di Porta a Porta, sempre con Bruno Vespa.

Sempio descrive una vita sospesa, lontana dalla normalità: “Sono tornato a vivere nella cameretta di quando ero ragazzo, a quasi 40 anni. Sono chiuso lì, non posso fare nulla. È come essere ai domiciliari”. Un disagio che, spiega, si ripresenta ciclicamente ogni volta che le indagini tornano a concentrarsi su di lui: “C’è un certo accanimento, spero in buona fede”.

Nel corso dell’intervista ha risposto anche sulla nota trovata in casa, il famoso foglio su cui il padre avrebbe scritto “Venditti gip archivia x 20-30 euro”. Sempio ha definito quell’annotazione un semplice appunto sui costi per ritirare i documenti dell’archiviazione, precisando che tra gli atti è stato rinvenuto anche un altro elenco, molto più dettagliato, relativo alle “spese serie”: “Mio padre segnava tutto, dalle parcelle degli avvocati a quelle del consulente. Quell’appunto esiste, ma non è ancora uscito sui giornali”.

Il dibattito sulla vicenda resta aperto, mentre l’indagato continua a denunciare il clima di pressione che lo circonda da anni.

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Ultimo Aggiornamento: 19/11/2025 19:47

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