
Una nuova e preoccupante provocazione russa ha acceso l’allarme nel Regno Unito, dove una nave spia di Mosca è entrata nelle acque territoriali britanniche, arrivando persino a puntare «potenti raggi laser» contro i piloti della Raf intervenuti per monitorarla. È stato il ministro della Difesa britannico John Healey a confermare l’accaduto durante un discorso particolarmente duro, nel quale ha ammonito il Cremlino con parole inequivocabili: «Vi seguiamo. Vi osserviamo. We are ready. Siamo pronti».
La nave Yantar e le incursioni nel Mare del Nord
Secondo quanto riferito dal ministro, si tratta della seconda volta in pochi mesi che la nave spia russa Yantar si avvicina alle acque del Regno Unito. «Viene utilizzata per ottenere intelligence e monitorare i cavi sottomarini», ha spiegato Healey, sottolineando che l’imbarcazione sarebbe entrata e uscita più volte dal perimetro britannico, in particolare al largo della Scozia settentrionale. Episodi simili sarebbero stati registrati anche da altri Stati, come l’Olanda. Il Regno Unito ha quindi schierato una fregata della Royal Navy e velivoli della Raf, pronti a intervenire «se la nave si muovesse ancora più a sud». «Abbiamo diverse opzioni militari», ha avvertito il ministro.
Laser contro i piloti: una grave escalation
A preoccupare ulteriormente Londra è stata la natura apertamente ostile dell’azione russa. A differenza di precedenti episodi di sorveglianza, questa volta l’equipaggio della Yantar avrebbe puntato raggi laser verso i piloti britannici impegnati nelle operazioni di controllo. Healey ha definito il gesto «azioni pericolosissime», chiarendo che non si tratta più soltanto di spionaggio ma di un tentativo deliberato di disturbare e mettere a rischio il personale militare del Regno Unito.
“Una nuova era di minacce”
Nel suo intervento, Healey ha tracciato un quadro ampio e inquietante della situazione geopolitica contemporanea: «Il nostro mondo sta cambiando. È meno prevedibile. È più pericoloso». Il ministro ha ricordato alcuni dei principali scenari di crisi dell’ultimo anno: la guerra tra Israele e Iran, il conflitto esploso tra India e Pakistan, l’attività di «spie cinesi» contro la democrazia britannica, l’intensificazione della guerra russa in Ucraina e le «gravi interruzioni» causate dai droni nello spazio aereo europeo. Healey ha citato anche «l’aumento del doppio delle incursioni russe» nel cielo britannico e «90mila attacchi informatici» contro il sistema di difesa nazionale.
La risposta britannica
Per il ministro, la situazione richiede una svolta: «Questa è una nuova era di minacce e richiede una nuova era per la difesa». Healey ha invocato «forza militare, alleati solidi e una diplomazia sicura», rivendicando la scelta del governo di aumentare gli investimenti nella difesa: «La nostra sicurezza nazionale non è gratuita». Un messaggio forte, indirizzato tanto ai cittadini britannici quanto al Cremlino.


