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“Viaggiatori esasperati”. È caos in Italia, treni bloccati e ritardi enormi. Circolazione in tilt

Pubblicato: 19/11/2025 19:44

Il viaggio in treno doveva essere un’esperienza di rapidità e comfort, ma si è trasformato in una lunga e frustrante attesa. Per centinaia di viaggiatori, il pomeriggio si è incupito quando i convogli, lanciati sull’Alta Velocità, hanno iniziato a rallentare, per poi fermarsi del tutto o procedere a passo d’uomo. Nei vagoni, l’iniziale stupore ha lasciato spazio all’insofferenza: sguardi fissi sui cellulari in cerca di notizie, borse e valigie ferme sui sedili mentre le lancette dell’orologio sembravano accelerare ovunque tranne che sulla linea ferrata.

Le prime comunicazioni, annunciate con voce concitata dagli altoparlanti, parlavano di un “inconveniente tecnico” agli impianti di circolazione. I minuti si sono fatti ore, con i ritardi che si sono accumulati inesorabilmente, arrivando a toccare picchi che hanno stravolto piani e coincidenze serali. Una giornata di attese e disagi per chi si aspettava di sfrecciare, ma si è ritrovato fermo nel cuore della rete ferroviaria.

Un guasto cruciale paralizza la dorsale AV

Una giornata di passione e notevoli disagi si è abbattuta sui viaggiatori dell’Alta Velocità italiana, in particolare sulla cruciale dorsale ferroviaria che collega Firenze e Bologna. Un guasto tecnico, verificatosi nel pomeriggio, agli impianti di circolazione ha paralizzato in parte il traffico, portando a ritardi che in alcuni casi hanno raggiunto e superato i novanta minuti. L’inconveniente tecnico, localizzato specificamente all’altezza di San Pellegrino, ha avuto ripercussioni immediate e significative sui convogli Frecciarossa, interessando sia le direzioni nord che quelle sud, e trasformando un ordinario viaggio pomeridiano in una prolungata attesa. La comunicazione ufficiale ha parlato di un “guasto agli impianti di circolazione”, una formula che ha immediatamente messo in allerta i passeggeri e il personale di Trenitalia e RFI.

La causa del blocco e l’intervento tecnico

La problematica infrastrutturale, emersa nel tratto tra Firenze e Bologna, ha richiesto l’immediato intervento dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Questi specialisti sono rimasti al lavoro per l’intero pomeriggio, impegnati nel complesso compito di ripristinare la piena operatività della linea. La tratta Firenze-Bologna, essendo un punto nevralgico della rete Alta Velocità italiana, non può permettersi interruzioni prolungate senza generare un effetto domino sull’intera circolazione nazionale. Il blocco o il rallentamento in questo punto causa infatti un ingorgo ferroviario che si propaga rapidamente, influenzando le tabelle di marcia su diverse tratte dell’AV. Nonostante gli sforzi intensivi, la circolazione ha potuto riprendere la sua graduale normalizzazione soltanto nel tardo pomeriggio, ma i disagi accumulati si sono inevitabilmente protratti nella fascia serale, mantenendo uno stato di difficoltà per numerosi viaggiatori. I ritardi a catena sono diventati la norma, con i tempi di percorrenza aumentati in modo significativo.

Le modifiche al servizio e i treni coinvolti

L’impatto del guasto non si è limitato solo al ritardo dei treni, ma ha richiesto una serie di modifiche operative da parte di Trenitalia per tentare di minimizzare i disagi e instradare i passeggeri verso le loro destinazioni. Secondo l’aggiornamento fornito da Trenitalia intorno alle 18:45, diversi convogli Frecciarossa hanno subito deviazioni di percorso o modifiche delle fermate previste. Un esempio significativo è stato il Frecciarossa 8525, in viaggio da Bolzano verso Napoli Centrale, che ha visto la sua corsa terminare eccezionalmente a Roma Tiburtina invece che a Roma Termini. Per i passeggeri diretti a Termini, il personale ha fornito indicazioni per proseguire il viaggio con i primi treni utili disponibili. Similmente, il Frecciarossa 9427, in partenza da Venezia Santa Lucia e diretto a Salerno, ha effettuato la sua fermata nella capitale a Roma Tiburtina, escludendo Roma Termini dal suo itinerario. Anche il Frecciarossa 9425, proveniente da Venezia Santa Lucia e diretto a Napoli Centrale, ha fermato a Tiburtina; in questo caso, è stato suggerito ai passeggeri diretti a Termini di utilizzare il Frecciarossa 9643 da Milano, il quale, in via del tutto eccezionale per l’occasione, ha effettuato la fermata anche a Tiburtina. Non sono mancate le riduzioni di percorso, come nel caso del Frecciarossa 9423 da Roma Termini a Venezia Santa Lucia, che ha terminato la sua corsa a Venezia Mestre, dove il personale ha assistito i viaggiatori per il completamento del viaggio. Infine, il Frecciarossa 9437 serale, anch’esso diretto a Roma Termini da Venezia Santa Lucia, ha avuto la sua origine posticipata a Venezia Mestre, con i viaggiatori in partenza da Venezia S. Lucia instradati tramite un treno regionale fino al punto di ripartenza.

I ritardi più pesanti e l’estensione del disagio

La lista dei treni che hanno accusato i ritardi più consistenti, in molti casi ben al di sopra dell’ora e in alcuni casi limite fino ai novanta minuti, include treni di primaria importanza per la mobilità nazionale. Tra i convogli con un aumento dei tempi di percorrenza superiori ai 60 minuti si annoverano il Frecciarossa 9321 sulla tratta Torino Porta Nuova – Roma Termini, il già citato Frecciarossa 9425 da Venezia Santa Lucia a Napoli Centrale e il Frecciarossa 9423 nel senso inverso. Anche il Frecciarossa 8520 da Roma Termini a Bolzano ha subito pesanti ritardi, così come il Frecciarossa 9547 da Milano Centrale a Taranto e il Frecciarossa 9643 da Milano Centrale a Napoli Centrale. La situazione di difficoltà si è estesa anche al Frecciarossa 9551 da Milano Centrale a Salerno. È fondamentale sottolineare che i tempi di partenza e arrivo indicati in queste comunicazioni sono quelli originari, e i viaggiatori hanno dovuto confrontarsi con un significativo allungamento del tempo di viaggio effettivo, reso ancor più complicato dalle deviazioni e dalle sostituzioni di fermata imposte dall’emergenza.

Informazioni e assistenza per i viaggiatori

A fronte del notevole disagio, Trenitalia ha ribadito l’importanza per i viaggiatori di utilizzare i canali ufficiali per ottenere informazioni aggiornate e accurate. È stato richiamato in particolare il servizio Cerca Treno, uno strumento fondamentale per verificare in tempo reale lo stato effettivo del proprio convoglio, comprese eventuali modifiche di percorso, fermate alternative o la disponibilità di convogli sostitutivi. Il personale di Assistenza Clienti è stato attivato in maniera potenziata in tutte le stazioni interessate, con l’obiettivo primario di assistere i passeggeri e accompagnarli verso le migliori soluzioni di proseguimento del viaggio, fornendo un supporto concreto in un contesto di forte stress logistico e operativo. La situazione, nonostante un lento e progressivo miglioramento della circolazione nel corso della serata, ha continuato a produrre ripercussioni a catena sulla regolarità dei servizi, evidenziando ancora una volta la vulnerabilità del sistema AV a guasti localizzati su tratte ad alta intensità di traffico.

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