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Guerra Ucraina – Russia, Zelensky riceve bozza piano pace Usa e incontrerà Trump

Pubblicato: 20/11/2025 18:42

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto dagli Stati Uniti la bozza del piano di pace in 28 punti, un documento che rappresenta la base del possibile tentativo americano di mediare una soluzione al conflitto con la Russia. Zelensky ha confermato la disponibilità di Kiev a esaminarlo, dichiarandosi «pronto a collaborare» e annunciando un prossimo incontro con Donald Trump, previsto nei giorni a venire.

Dal Cremlino, però, sono arrivate immediate precisazioni: Mosca ha ammesso l’esistenza di «contatti» con Washington, ma ha negato che vi siano vere e proprie trattative sui negoziati di pace. La linea russa resta quella già espressa più volte: qualsiasi proposta dovrà affrontare «le cause profonde del conflitto».

In questo quadro, l’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas ha ricordato che nessun piano americano può diventare operativo senza il consenso sia degli ucraini sia degli europei. Secondo Kallas, la fine della guerra richiede un’intesa multilaterale, non solo un accordo bilaterale imposto da attori esterni.

Sul terreno diplomatico, intanto, emergono pressioni sempre più insistenti degli Stati Uniti su Kiev affinché valuti con attenzione il piano. Secondo fonti mediatiche, Zelensky avrebbe anche incontrato alti ufficiali del Pentagono, un segnale della forte mobilitazione statunitense attorno al dossier.

Parallelamente, è arrivato un annuncio dalla Germania: il leader dell’opposizione Friedrich Merz ha confermato la volontà di Berlino di inviare a Kiev nuovi missili a lungo raggio, in linea con il crescente sostegno militare europeo all’Ucraina.

Sul fronte giudiziario, le autorità ucraine hanno identificato un ufficiale russo ritenuto responsabile delle uccisioni di civili a Bucha nel 2022, uno dei crimini più simbolici dell’invasione e ancora al centro di indagini internazionali.

Non mancano tensioni parallele: la Polonia ha denunciato l’aggressione subita dal proprio ambasciatore a San Pietroburgo, episodio che rischia di deteriorare ulteriormente le già complicate relazioni diplomatiche con Mosca.

All’interno dell’Unione Europea, intanto, sei Paesi – Germania, Svezia, Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania – hanno chiesto nuovi dazi contro Russia e Bielorussia, mirati in particolare a acciaio, ferro, sostanze chimiche inorganiche e fertilizzanti a base di potassio. L’obiettivo è ridurre la dipendenza europea da importazioni strategiche che, secondo i promotori, continuano a finanziare l’apparato militare russo.

In questo scenario complesso, Kallas ha spiegato che Mosca starebbe adottando un atteggiamento più conciliante perché teme l’impatto dei futuri prestiti internazionali destinati alla ricostruzione ucraina. Ma ha anche ribadito che, nonostante i segnali diplomatici, ogni giorno gli ucraini continuano a morire sotto gli attacchi russi: per questo l’Europa deve restare unita, sostenere Kiev e scongiurare qualsiasi soluzione di pace che implichi la rinuncia a parti del territorio ucraino.

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