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“Mattarella? Str*** incredibile!” . Mastella non si contiene: tensione alle stelle

Pubblicato: 20/11/2025 13:19

Il confronto istituzionale tra Giorgia Meloni e il Quirinale continua a generare onde lunghe nel panorama politico italiano. Il caso esploso attorno alle parole del consigliere Francesco Saverio Garofani, e la successiva reazione del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha aperto uno dei fronti più delicati delle ultime settimane. Dichiarazioni, repliche e accuse hanno alimentato un clima già incandescente, trasformando un episodio circoscritto in un caso di dimensione nazionale.
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La critica di Mastella alla gestione della vicenda

A intervenire con un’intervista ad Affaritaliani è Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia, che definisce l’intera vicenda “strumentalizzata in maniera eccessiva e fuori luogo da Fratelli d’Italia”. L’ex leader dell’Udeur non usa giri di parole: secondo lui, l’episodio avrebbe dovuto essere “smorzato subito”, per evitare il rischio di “gravi fratture istituzionali irreparabili”. Il colloquio al Quirinale tra il presidente Sergio Mattarella e la premier ha contribuito a contenere la tensione, ma per Mastella la “ferita non è stata completamente rimarginata”.

Nel suo ragionamento Mastella richiama anche il profilo personale e professionale di Garofani, spiegando di conoscerlo bene e di aver lavorato con lui in passato. Una conoscenza che lo porta a escludere categoricamente la volontà di innescare tensioni o interferenze istituzionali.

Nessun piano contro il governo Meloni

Nella parte più netta della sua analisi, Mastella definisce privo di fondamento qualsiasi ipotesi di complotto ai danni dell’esecutivo: “Ma quale piano? Non scherziamo”, commenta, criticando il titolo apparso sulle pagine del quotidiano La Verità. Per il sindaco di Benevento, l’idea di un disegno del Quirinale nei confronti del governo è “una stronzata incredibile”.

L’ex ministro attribuisce le polemiche non a strategie occulte, ma alla fragilità politica dell’opposizione: “Siamo di fronte a un’opposizione che ogni giorno mostra i suoi limiti”. Per questo richiama quello che definisce “teorema Mastella”: così come accaduto negli anni di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, l’alternanza è possibile solo se le opposizioni “si saldano con l’opinione pubblica”, anziché offrirsi come bersaglio comodo alla maggioranza.

Le critiche sulla politica estera e sul caso Campania

Nel suo intervento Mastella allarga infine il ragionamento ad altri due fronti: la politica estera e la situazione regionale. Sul primo denuncia una “discordia totale”, sottolineando come l’Italia sembri oscillare tra atteggiamenti compiacenti verso Putin e aperture verso Trump, senza una linea unitaria che dia solidità alla posizione internazionale del Paese.

Ancora più dura la posizione sul presunto condono per la Campania, annunciato a ridosso delle elezioni regionali: per Mastella si tratta di un “obbrobrio costituzionale”, un provvedimento che, a suo avviso, appare dettato più da logiche elettorali che da reali esigenze dei cittadini. Le sanatorie, sostiene, dovrebbero essere strumenti condivisi e strutturati, mai misure circoscritte a una singola regione, tanto più a pochi giorni dal voto.

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