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La bozza del piano sull’Ucraina soddisfa Mosca ma isola Washington: la reazione dell’UE

Pubblicato: 20/11/2025 17:04

La diffusione dei primi elementi della bozza di un possibile piano di pace per l’Ucraina — discusso in via riservata tra rappresentanti russi e statunitensi — sta generando tensioni politiche e diplomatiche su larga scala. Le indiscrezioni, riportate dal Financial Times, descrivono un documento che appare nettamente favorevole alle richieste del Cremlino, suscitando irritazione nelle capitali europee e mettendo in evidenza l’isolamento degli Stati Uniti.

Contenuti della bozza: concessioni territoriali e limiti militari

Secondo le testimonianze raccolte, il progetto prevederebbe una serie di concessioni significative da parte di Kyiv, a partire dal riconoscimento della perdita definitiva della Crimea e dell’intero Donbass, inclusi i territori non ancora sotto controllo russo.
A ciò si aggiungerebbero restrizioni di rilievo sull’apparato difensivo ucraino: riduzione delle forze armate, rinuncia ad alcune categorie di armamenti avanzati, stop all’assistenza militare occidentale e divieto di presenza di truppe straniere sul territorio nazionale.
Il piano includerebbe inoltre elementi di natura politico-culturale, come il riconoscimento della lingua russa come ufficiale dello Stato e lo status formale per la filiale locale della Chiesa ortodossa russa.
Fonti vicine ai negoziati definiscono la bozza “fortemente sbilanciata a favore della Russia” e “molto conveniente per Putin”.

Un negoziato ristretto tra Washington e Mosca

La bozza sarebbe il risultato di colloqui condotti esclusivamente tra l’inviato statunitense Steve Witkoff e il rappresentante russo Kirill Dmitriev. L’assenza degli alleati europei dal tavolo ha alimentato forti malumori.
Berlino ha fatto sapere di non essere stata informata dell’iniziativa, ribadendo la necessità di continuare a sostenere militarmente Kyiv affinché possa negoziare “da una posizione meno vulnerabile”.
Anche Londra, pur mantenendo contatti privilegiati con Witkoff, sostiene di non aver ricevuto aggiornamenti adeguati e ridimensiona la portata della bozza, ricordando come Mosca abbia in passato respinto sistematicamente le proposte statunitensi scegliendo invece di intensificare il conflitto.

La reazione dell’Unione europea

Posizione ancor più netta arriva dall’Unione europea, che attraverso l’Alta rappresentante Kaja Kallas chiarisce un principio politico essenziale: nessun accordo sarà considerato valido senza l’approvazione congiunta di Kyiv e dei Paesi Ue.
Kallas sottolinea che ogni iniziativa diplomatica deve portare a una pace giusta e duratura, ricordando che la guerra potrebbe finire “immediatamente” se il presidente russo Vladimir Putin interrompesse gli attacchi contro i civili.
La diplomatica ribadisce inoltre la natura asimmetrica del conflitto: “In questa guerra c’è un aggressore e una vittima”, osservando come, finora, non si sia mai registrata alcuna concessione da parte della Russia.

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