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Lagarde all’UE: “Ampliare il voto a maggioranza qualificata, a partire dal fisco”

Pubblicato: 21/11/2025 16:48
lagarde

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, richiama l’Unione europea a un salto di qualità nei processi decisionali. Intervenendo oggi 21 novembre 2025 al 35esimo European Banking Congress di Francoforte, ha ribadito la necessità di rendere più rapido ed efficace il processo politico europeo, soprattutto nei settori considerati strategici per la crescita.

L’urgenza di riformare il processo decisionale

Lagarde ha esortato i leader europei a estendere il voto a maggioranza qualificata, iniziando dall’ambito fiscale, spiegando che l’attuale requisito dell’unanimità nel Consiglio europeo rappresenta un ostacolo in diversi ambiti chiave. L’Europa, ha affermato, “non può rallentare mentre il resto del mondo accelera” e deve utilizzare gli strumenti già disponibili per completare il mercato unico.
Secondo la presidente della Bce, il messaggio lanciato sei anni fa sulla necessità di rendere l’Europa più autonoma nelle sue scelte è oggi “ancora più urgente”. Altri anni di inattività equivarrebbero a “perdita di crescita” e sarebbero “irresponsabili”. Tuttavia, Lagarde ha sottolineato anche i segnali positivi: la resilienza mostrata dall’economia europea nel corso dell’ultimo anno dimostra che i margini per rafforzare il mercato interno esistono e sono concreti.

Unione bancaria e integrazione digitale come priorità

Nel passaggio dedicato ai settori strategici, Lagarde ha richiamato il valore del passaporto bancario, che permette agli istituti autorizzati dalla Bce di operare in tutta l’Ue. Nonostante ciò, la frammentazione normativa continua a frenare l’integrazione. Per questo ha definito “trasformativo” il completamento dell’unione bancaria e l’avanzamento verso mercati dei capitali realmente integrati.
La stessa logica, ha ricordato, vale per l’economia digitale: il riconoscimento reciproco delle identità digitali, dei servizi fiduciari e delle credenziali elettroniche abbatterebbe costi e barriere, favorendo la crescita del mercato digitale europeo.

Il modello di crescita europeo tra export e vulnerabilità globali

Lagarde nel suo discorso allo European Banking Congress ha confermato che la Bce “sta facendo la sua parte” nel garantire la stabilità dei prezzi. I tassi d’interesse sono stati ridotti di 200 punti base dal picco, con un effetto diretto sul miglioramento delle condizioni di finanziamento. La banca centrale continuerà ad adeguare la politica monetaria per mantenere l’inflazione in linea con il target.
Un altro punto centrale dell’intervento ha riguardato la fragilità del modello europeo basato sulle esportazioni. Le tensioni geopolitiche e la dipendenza da Stati Uniti e Cina stanno mettendo sotto pressione l’Eurozona, che secondo Lagarde possiede però un “potenziale inesplorato” rimasto bloccato negli ultimi anni.

La presidente della Bce ha evidenziato come la Germania – principale economia dell’Ue – stia pagando la riduzione dell’export verso gli Stati Uniti, sceso di quasi l’8% da settembre a causa dei dazi. Intanto Bruxelles ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2026, ora all’1,2%.
Lagarde ha ribadito che un’economia interna più forte può proteggere l’Europa dalle turbolenze globali. Da qui l’appello a completare il mercato unico, a partire dall’unione bancaria e da una maggiore integrazione dei mercati dei capitali, per consolidare la capacità europea di investire nel futuro.

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