
Un racconto carico di emozione, condiviso davanti alle telecamere ma nato da una storia familiare complessa. In Ballando Segreto, disponibile su Raiplay, Martina Colombari ha ripercorso uno dei momenti più intensi della sua esperienza a Ballando con le Stelle: la coreografia dedicata al figlio Achille Costacurta, un viaggio simbolico attraverso dolore, cadute e rinascita.
Una coreografia che parla di vita vera
Colombari ha spiegato come la performance dell’ultima puntata fosse ispirata al difficile percorso affrontato dal figlio, segnato – come raccontato da lui stesso nel podcast One More Time – da «adolescenza travagliata, dipendenze e autolesionismo».
Durante la trasmissione, Milly Carlucci le ha chiesto come la famiglia avesse accolto una condivisione così personale. L’ex Miss Italia ha sorriso nel ricordare la reazione del marito, Billy Costacurta, riportandone con affetto le parole: «Mio marito ha detto: “Va bene, però adesso basta parlare di Achille”». Un commento che, pur nella sua ironia, racchiude il desiderio della famiglia di proteggere la propria intimità dopo mesi di esposizione mediatica.
Martina ha però chiarito che rendere pubblico quel racconto era quasi inevitabile. «Non si poteva non replicare all’intervista che ha dato Achille, anche perché ci ha dato il motivo per raccontare questa storia a tutto tondo», ha dichiarato, ringraziando la produzione per la cura con cui ha affrontato un tema così delicato.
Quanto alla reazione del figlio dopo aver visto la coreografia, Colombari ha confessato: «In realtà non mi ha detto niente. Menomale!».
Milly Carlucci ha aggiunto una riflessione importante: «È fondamentale che lui l’abbia vissuto con naturalezza, perché dimostra la maturità e il coraggio con cui ha affrontato tutto».
Martina Colombari, una testimonianza di forza
Per la showgirl romagnola, Ballando con le Stelle rappresenta dunque molto più di un percorso artistico: diventa un’occasione per condividere un pezzo di verità, spesso nascosto dietro l’immagine pubblica. «È stato importante», ha sottolineato Martina, evidenziando la forza con cui il figlio sta costruendo il suo futuro.
La danza si è trasformata così in un linguaggio emotivo, un gesto di amore e di vicinanza verso Achille. Un modo per raccontare – a se stessa e al pubblico – una storia fatta di resilienza, cadute e ripartenze, che la famiglia Costacurta ha affrontato unita, nonostante la sofferenza.
Un quadro privato che, portato sul palco, ha assunto un valore collettivo: ricordare che dietro ogni passo di danza, a volte, si nasconde una battaglia vinta nel silenzio.


